Mercoledì 25 Dicembre 2024

Saluto romano per votare in Consiglio comunale nel Giorno della Memoria, bufera a Cogoleto

Proprio nel Giorno della Memoria durante la seduta del consiglio comunale di Cogoleto (Genova), alcuni consiglieri «si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano». Lo denuncia su Facebook parlando di «un grave episodio» il sindaco della città Paolo Bruzzone (lista Siamo Cogoleto, appoggiata da centrosinistra e moderati). «La giornata di ieri - scrive - è stata segnata da un grave episodio avvenuto durante la seduta del Consiglio Comunale: alcuni consiglieri della minoranza si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano. Mi preme condannare con forza tale gesto, appartenente alla simbologia fascista, che evoca valori politici di intolleranza, odio e discriminazione razziale». «La nostra Cogoleto ha sempre difeso in maniera salda i valori antifascisti presenti nella Costituzione e mai, fino a oggi, i dibattiti politici si erano dimostrati così estremi - prosegue il primo cittadino - Sono pertanto convinto che quanto accaduto ieri non possa e non debba passare inosservato, nel rispetto di tutte le persone che, a causa dell’ideologia a cui rimandano quelle braccia tese - e più in generale, di ogni forma di prevaricazione indipendente dal colore politico - hanno vissuto gli orrori del passato perdendo la vita e vedendosi private di ogni forma di libertà e dignità. Da qui la necessità di rimarcare quanto già espresso durante la seduta del Consiglio Comunale, esprimendo nuovamente la mia preoccupazione e quella di tutta l’Amministrazione per fatti che sono lontani dal nostro vivere quotidiano e dal rispetto che contraddistingue i valori democratici e di pace del nostro Paese». Bruzzone sottolinea che «gesti come quelli di ieri, che mi auguro non si ripetano più in alcun modo, sono da stigmatizzare aspramente, ancor di più se commessi da rappresentanti delle istituzioni, in giornate così importanti e cariche di significato, come quella della Memoria, e dai banchi di una sala consiliare intitolata a Sandro Pertini».

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