Finito sotto i riflettori per aver cambiato idea, nell'arco di una notte, ritirando il suo sostegno al governo, Luigi Vitali, senatore di Forza Italia con un passato nel Movimento Sociale non è nuovo alle cronache politiche. Quattro legislature alle spalle, eletto per la prima volta in Parlamento nel 1996, due volte sottosegretario alla Giustizia nei governi guidati da Silvio Berlusconi, Vitali viene ricordato per aver presentato emendamenti nel 2001 sul falso in bilancio e per essere stato dal 2005 il relatore della legge ex Cirielli.
Ma soprattutto il senatore finì al centro delle polemiche per l'introduzione sempre nella legge ex Cirielli di un emendamento che l'opposizione di allora ribattezzò "salva Previti"e che prevedeva una riduzione dei tempi di prescrizione dei reati. Il nome di Vitali torna di nuovo sulla scena nel 2011 quando decise di presentare una proposta di legge per abbreviare i tempi della prescrizione agli over 65.
Una norma, che a detta sempre delle opposizioni, avrebbe inciso anche sui processi dell'ex premier Silvio Berlusconi, caso Ruby incluso. Non mancarono pesanti polemiche tanto che Niccolò Ghedini, avvocato del Cavaliere prese le distanze dalla proposta di legge chiedendo al senatore di ritirarla.
Nel 2015 Vitali è stato nominato commissario della sua Regione, la Puglia con l'obiettivo di limitare il raggio di azione di Raffaele Fitto. Incarico mantenuto fino al 2018. Nel 2019 si avvicinò a Cambiamo! il movimento di Giovanni Toti, ma senza mai lasciare Forza Italia.
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