Quelle che cominceranno domani saranno le settime consultazioni convocate da Sergio Mattarella durante la sua presidenza, le seste solo in questa legislatura. Il presidente della Repubblica ha infatti tenuto a battesimo finora la nascita di tre governi e ha sondato per sette volte i partiti. Quello che potrebbe insediarsi dopo le consultazioni che cominceranno domani sarebbe il quarto governo, il terzo di questa legislatura. Un anno e mezzo dopo la sua elezione, Mattarella si è trovato a fronteggiare la crisi nata dalle dimissioni di Matteo Renzi, allora premier, seguite alla bocciatura del referendum costituzionale. Il 7 dicembre 2016 Renzi si dimise, l’8, 9 e 10 dicembre il Capo dello Stato consultò i partiti e l’11 dicembre incaricò Paolo Gentiloni, che giurò il giorno successivo. Dopo le elezioni del 4 marzo 2018 Mattarella indisse le prime consultazioni che si svolsero il 4 e 5 aprile ma non portarono a un incarico. Si rese necessario un secondo giro, il 12 e 13 aprile, che produsse gli incarichi esplorativi per Elisabetta Casellati e Roberto Fico, anche questi infruttuosi. Il 7 maggio il Presidente aprì per la terza volte le porte del Quirinale ai gruppi parlamentari ma anche questa volta non si giunse a un incarico se non dopo altri due successivi 'sondaggi' mirati su Lega e M5s. Le consultazioni portarono il 23 maggio all’incarico a Giuseppe Conte, che poi rinunciò in seguito al cosiddetto 'caso Savona'. Il 28 maggio fu incaricato Carlo Cottarelli, che tre giorni dopo rinunciò a sua volta e nuovamente l’incarico fu affidato a Conte. Il giuramento del governo si tenne il 1 giugno. Il governo Conte, dopo poco più di un anno entrò in crisi e il 20 agosto 209 il premier salì al Quirinale per dimettersi. Il 21 e 22 agosto si tennero le prime consultazioni, il 27 e 28 agosto si tenne il secondo giro che portò il 29 agosto all’incarico a Conte per formare un esecutivo con una maggioranza diversa da quella entrata in crisi. Il 4 settembre il premier sciolse la riserva e il 5 settembre il Conte II ha giurato.