Sicilia in zona rossa, Figuccia: "Misure contraddittorie, le scuole a Palermo devono rimanere chiuse"
Il deputato dell’Ars della Lega Vincenzo Figuccia interviene sulla decisione del Presidente della Regione di mantenere la didattica in presenza per asili, nidi, elementari e prima media. "Tuttavia - dice Figuccia - a mio parere si tratta di un rosso più pallido pieno di sfumature. Mi chiedo infatti che differenza ci sia tra i docenti della prima media e quelli della seconda media, tra il personale Ata dell’uno e dell’altro ciclo. Per quale motivo viene tutelata la salute di quanti lavorano nelle scuole secondarie di secondo grado e non si tutela invece quella degli operatori degli asili nido? Quale fondamento scientifico teorizza la totale immunità dei bambini rispetto al virus e degli stessi insegnanti che ora come ora lunedì torneranno in cattedra? Non possiamo difendere il diritto alla salute di alcuni e sacrificare quello di altri". "Ricordiamo infatti che in Sicilia ci sono 101.786 alunni dell’infanzia, 214.341 alunni della primaria e 145.994 studenti della secondaria di primo grado - continua Vincenzo Figuccia -. Per cui chiediamo con urgenza al Consiglio dei dei ministri di dare ai sindaci, perfetti conoscitori dell’andamento epidemiologico territoriale, la facoltà di stabilire discrezionalmente in ordine all’apertura e alla chiusura della scuola. Rispetto alla situazione palermitana, conseguenzialmente, chiediamo al sindaco Orlando di intervenire senza esitazioni con propria ordinanza per la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. La farsa di questa zona rosa tiepida e pallida - conclude - deve definire una volta per tutte altrimenti saremo costretti a convivere con il virus ancora per molto tempo".