Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sì al decreto Milleproroghe: tutte le misure, dal blocco degli sfratti allo smart working

Le bandiere di palazzo Chigi

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto Milleproroghe. E' lunga la lista delle misure di emergenza che rischiavano di interrompersi a fine anno e vengono invece allungate con il Milleproroghe, che non prevede più, come nella prima versione, il divieto totale per le trivelle.

Dal commissario per l'emergenza fino allo smart working per i genitori con figli under14, c'è un lungo elenco di misure che potranno continuare fino a fine dello stato di emergenza o al massimo fino al 31 marzo: anche se si dovesse protrarre più a lungo lo stato di emergenza, quindi, sarebbero necessari nuovi interventi normativi per andare avanti con queste attività, compresa la possibilità di acquistare al telefono buoni fruttiferi postali. I Covid hotel, invece, potranno continuare a funzionare per tutto il 2020.

Prorogato fino al 30 aprile lo stop a sanzioni o tagli per le aziende del Tpl che forniscono meno servizi di quanto indicato nei contratti causa pandemia, fino a giugno i buoni viaggio per i disabili per utilizzare taxi ed ncc invece dei mezzi pubblici, mentre i fondi per i centri estivi potranno finanziare le attività anche della stagione 2021.
Da gennaio, intanto, sarà possibile sottoscrivere anche i 'Cinema bond': il provvedimento consente all'Istituto luce, che si deve trasformare in società per azioni, di emettere "strumenti finanziari di durata non superiore a 15 anni" per gli investimenti "nel settore cinematografico e dell'audiovisivo".

Previsto anche che le società del Mef possano entrare nel capitale del nuovo Istituto luce Spa e la proroga fino al 31 gennaio del credito d'imposta per le imprese del cinema. Sul fronte delle crisi aziendali arriva come ogni anno anche la proroga di altri 12 mesi dell'integrazione della Cigs per i lavoratori dell'ex Ilva, finanziata con 19 milioni, mentre Alitalia avrà altri 6 mesi per restituire il prestito pubblico da 400 milioni. Congelati infine i pedaggi autostradali fino a fine luglio, in attesa che vengano aggiornati i piani economico-finanziari di 18 concessionari, Aspi compresa.

Il decreto Milleproroghe approvato in Cdm prevede la proroga di alcuni termini correlati ai provvedimenti seguiti alla dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza e, comunque, non oltre il 31 marzo 2021, con la previsione che le relative disposizioni vengano attuate nei limiti delle risorse disponibili autorizzate a legislazione vigente. Ad oggi la fine dello stato d'emergenza è fissato al 31 gennaio.

Niente sfratti ancora per sei mesi. Il solo annuncio, però, scatena la rivolta dei proprietari, che da mesi lamentano di essere l'unica categoria trascurata dalla pioggia miliardaria di aiuti anti-Covid messi in campo dall'inizio della pandemia.
"E' una decisione da irresponsabili", tuona Confedilizia, che "fa carta straccia di decisioni di giudici spesso dopo anni e anni di contenzioso". Una "vera e propria requisizione e senza alcun risarcimento", lamentano i proprietari di immobili. A essere di nuovo fermate sono le procedure esecutive per morosità, sia di affitti abitativi sia commerciali, sia quelle per pignoramento, mentre dovrebbero quindi riprendere quelle per fine contratto di affitto. Nel frattempo in manovra è stato potenziato sia il fondo per la morosità incolpevole sia il nuovo incentivo per chi abbassa il canone, due misure giudicate ancora non sufficienti.

 

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia