Variante Covid, massima allerta del governo in Italia: "Ulteriori restrizioni se crescono i contagi"
In Italia è scattata la massima allerta sulla variante Covid. E non si escludono ulteriori provvedimenti dopo lo stop ai voli dal Regno Unito. "E' evidente che se ci fossero delle riprese di contagio, questo ci costringerebbe come Paese ad ulteriori misure restrittive - ha detto la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, intervistata da Radio 24 -, perchè come è ormai noto, soltanto l’isolamento permette di contrastare la diffusione del virus". Allerta sì, ma senza farsi prendere dal panico in modo scomposto, sottolinea Zampa. "I nostri scienziati ci dicono che questa variazione non è più pericolosa di quell'altra, ma va più veloce, quindi a maggior ragione i cittadini devono rispettare le regole che sono state diffuse e che ormai conosciamo tutti". Al momento, come primo provvedimento, l'Italia ha chiuso tutti i collegamenti aerei con la Gran Bretagna e ha chiesto un coordinamento europeo come a marzo. "È indispensabile il massimo coordinamento europeo - ha precisato il ministro Roberto Speranza -. Solo decisioni uniformi e condivise possono aiutarci a gestire al meglio la situazione fuori dall'emergenza di queste prime ore". Intanto, è stata avviata allo Spallanzani di Roma la procedura per l'isolamento della sequenza del virus per verificare la cosiddetta variante inglese. Gli accertamenti saranno fatti sul test eseguito su un passeggero sbarcato ieri a Fiumicino e positivo al tampone. Sono 351 le persone sbarcate all'aeroporto della Capitale dal Regno Unito. "Il piano dei controlli ha funzionato - rende noto l'Unità di crisi regionale -, in pochi minuti si sono organizzati i flussi ed il servizio è stato eccellente. Un ringraziamento è dovuto alle unità mobili Uscar, alla preziosa collaborazione di Aeroporti di Roma e all'Usmaf. È stata emanata l'indicazione a tutti i laboratori della Rete Coronet del Lazio di mettersi in contatto con il laboratorio regionale di riferimento dell'Istituto Spallanzani nel caso di positività al tampone molecolare di soggetti provenienti dal Regno Unito".