Assembramenti per le vie dello shopping, file per un aperitivo, gente che si reca sulle montagne per sciare. Le foto apparse ieri sui social e postate da tantissimi italiani, da Nord a Sud, non possono che preoccupare il governo che potrebbe prendere a breve provvedimenti drastici. "Le degli assembramenti mostrano scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili. Comprendo la voglia delle persone di uscire, ma dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale", ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia sul 'Corriere della sera' dove spiega che la scelta della Germania di fare il lockdown generale è "una scelta che personalmente condivido. Dobbiamo dirci fino in fondo se la pausa natalizia deve servirci a mettere in sicurezza il Paese o se deve essere guidata solo dalla volontà di favorire il business. In questo momento affari e salute non sono conciliabili. E ho il massimo rispetto per chi ha sulle spalle il peso delle attività economiche". Troppa gente pensa che l'essere in zona gialla sia un "liberi tutti" e che basti magari solo la mascherina ed invece non è così. Ecco che da ieri circolano insistentemente le voci di possibili nuove restrizioni con un nuovo Dpcm per evitare gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping e nelle zone centrali delle grandi città, prevedendo maggiori controlli e chiusure mirate o anticipando il coprifuoco e la chiusura di bar e ristoranti, e limitare i grandi spostamenti, dunque sia quelli tra le regioni, che però si interromperanno a partire dal 21 dicembre per effetto del Dpcm già in vigore, sia quelli all'interno delle stesse. Il governo starebbe pensando ad un'Italia in zona rossa o arancione per il 24, il 25, il 26, il 30 dicembre, l’ultimo dell’anno, il 1 gennaio e il 6 gennaio. Ma come testimoniamo le foto di ieri, il problema non è e non sarà soltanto in quei giorni. Proprio per fare il punto della situazione oggi si vedranno lunedì i capi delegazione della maggioranza con gli esperti del Comitato tecnico scientifico e i ministri Luciana Lamorgese, Francesco Boccia ed altri. La riunione, proposta dal capo delegazione dei 5 Stelle Alfonso Bonafede, ha un duplice obiettivo: analizzare la situazione epidemiologica e i rischi sanitari e capire se vi siano preoccupazioni particolari in vista dei possibili assembramenti nelle vie dello shopping nei prossimi giorni. Sugli spostamenti tra i comuni, Boccia assicura che "Conte è sempre stato rigoroso ma ascolta le proposte di tutti. Una cosa è lo spostamento tra piccolissimi comuni e borghi confinanti. Ma allargare i confini comunali a tutta la provincia, come chiede la destra, sarebbe un errore". Conferma che il coprifuoco delle 22 non si tocca e poi aggiunge: "Tanti parlano del Natale pensando al business. Non è un caso che la Chiesa e il Papa abbiano dato una lezione a tutti, adattando alle regole gli orari delle messe. Ho letto che in questo Natale dovremmo farci guidare più dallo Spirito Santo che dalle apparenze, concordo".