Venerdì 22 Novembre 2024

Trattativa Stato-mafia, la Cassazione conferma l'assoluzione di Calogero Mannino

Confermata dalla Cassazione l’assoluzione dell’ex ministro Calogero Mannino nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Lo ha deciso la sesta sezione penale della Suprema Corte, dichiarando inammissibile il ricorso presentato dalla procura generale di Palermo contro il proscioglimento emesso dalla Corte di Appello di Palermo il 22 luglio 2019. Il ministro, difeso dall'avvocato Grazia Volo, era accusato di minaccia a Corpo politico dello Stato. Anche in primo grado l'ex politico democristiano era stato assolto. "La Corte di Cassazione, confermando il giudizio della Corte d'Appello di Palermo, ha posto termine alle esercitazioni di fantasia che l'ossessione persecutoria di alcuni pm ha messo su carta sin dal 1991 in diversi processi nei quali sono stato sempre assolto - commenta l'ex ministro Dc -. Senza retorica, ma con l'emozione del momento, devo sottolineare l'importanza e il valore di questa sentenza che ha riconfermato il verdetto di primo grado e della corte d'appello, quest'ultimo presentato in modo monumentale per precisione, profondità di tutti gli accertamenti e motivazione". Mannino sottolinea che oltre a essere riconosciuta la sua estraneità alla cosiddetta trattativa Stato-mafia "è ricostruita la lunga fase della mia vita politica dal 1979 al 1992 che è stata caratterizzata da un impegno di contrasto alla criminalità e dalla piena mia adesione alla linea che lo Stato andava apprestando per affrontare il problema della mafia". E ancora: "In questo momento, che non può che essere di grande serenità, il mio pensiero di gratitudine va alla memoria del professore Carlo Federico Grosso (legale di Mannino nel frattempo deceduto ndr) e il mio sentimento carico di affetto va a Grazia Volo e al suo collaboratore Cristiano Bianchini (entrambi avvocati difensori di Mannino ndr) che sono stati i miei angeli in questa lunga via crucis e lo sono stati anche per la mia famiglia, per mia moglie, mio figlio e adesso per i miei nipoti che potranno andare a testa alta per la vita politica del nonno".

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