Controlli per chi arriva in Sicilia: ecco le alternative se non si è fatto il tampone 48 ore prima
Da lunedì e fino al 7 gennaio per arrivare in Sicilia sarà necessario esibire l'esito del tampone molecolare rino-faringeo negativo effettuato nelle ultime 48 ore. Un obbligo dal quale sono esentate alcune categorie di viaggiatori. Ma che succede se la persona che fa rientro non ha potuto sottoporsi al test? Ci sono diverse opzioni. Può recarsi in un drive-in appositamente dedicato per sottoporsi al tampone rapido antigenico. In caso di esito positivo, si seguono le procedure previste per i soggetti Covid-19 positivi, con ripetizione del tampone molecolare e presa in carico da parte del Sistema sanitario regionale. Se negativo, può recarsi al domicilio, con la raccomandazione di mantenere i dispositivi di protezione individuale, evitare contatti e sottoporsi nuovamente a tampone antigenico dopo cinque giorni. In alternativa, si può andare presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l'obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di Prevenzione dell'Asp. Chi non segue nessuna delle precedenti procedure, come ultima ipotesi, ha l'obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero all'Asp di pertinenza.