Mes, l’appello di Attiva Sicilia: “Va ripensato radicalmente per dare risposte ai cittadini”
Il Parlamento si appresta a discutere la riforma del Mes, il meccanismo europeo di stabilità, e Attiva Sicilia lancia un appello affinché questo strumento venga radicalmente ripensato alla luce della crisi che ha colpito l’Italia e l’Europa a causa della pandemia. “Il Mes – affermano i deputati regionali di Attiva Sicilia, Angela Foti, Sergio Tancredi, Matteo Mangiacavallo, Valentina Palmeri ed Elena Pagana – introduce dei criteri di condizionalità nell’uso delle risorse e questo porterebbe l’Italia ad avere una gestione della crisi ‘commissariata’ che la avvicinerebbe alla situazione della Grecia, con una serie di riforme da adottare obbligatoriamente e decisioni che dovrebbero poi passare al vaglio dei paesi leader dell’Europa. Questo non è certo il momento di riformare e rafforzare il Mes ma di ripensarlo, se non smontarlo. L’Italia ma soprattutto il Sud e la Sicilia hanno bisogno di interventi completamente differenti che soddisfino veramente le esigenze dei cittadini. La riforma proposta, invece, sembra garantire più le banche che le necessità dei Paesi”. “La direzione intrapresa – proseguono i deputati regionali – sembra abdicare all’identità di un’Europa solidale a favore di una podestà sovranazionale che non andrebbe sicuramente a favore della popolazione italiana e che consegnerebbe ai governi futuri un’arma molto pericolosa. Ci stupisce che il M5s e quella parte del Pd da sempre contraria al Mes oggi giustifichino questo rafforzamento e, contrariamente al messaggio proposto agli elettori, possano aprire alla cessione di una grossa quota di sovranità nazionale, anche in contrasto con i valori costituzionali. E non è credibile chi dice che il Mes verrà riformato ma non usato: se così fosse perché questa urgenza nella riforma? Ci rifiutiamo però di credere che questa decisione sia collegata a possibili ricatti che aleggiano sulla tenuta del governo e sul completamento della legislatura”. “Il nostro non è un preconcetto verso il Mes – concludono i componenti del gruppo di Attiva Sicilia all’Ars – ma siamo contrari nel merito perché siamo convinti che tale strumento finanziario sia dannoso”.