La sanità siciliana vive ore di tensione. Da un lato c'è l'attesa la mozione di censura dell’opposizione all'assessore Ruggero Razza che verrà votata oggi all'Ars e il cui esito si gioca sul braccio di ferro interno alla maggioranza. Dall'altro incombe su palazzo d'Orleans la relazione degli ispettori inviati in Sicilia dal ministro Speranza per verificare la reale consistenza dei posti letto dichiarati dalla Regione.
Da Roma, come racconta Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, sono rimbalzate varie indiscrezioni sull’esito dell’ispezione. All’assessorato si dicono certi che tutto sia andato per il verso giusto. Ma fonti dell’opposizione scommettevano ieri sul fatto che ci saranno rilievi, se non sui posti letto almeno sull’organizzazione del sistema. Le anomalie sarebbero state riscontrate a Messina e Enna.
E proprio da Enna parte oggi la replica alle eventuali contestazioni: "A prova di qualunque ispezione, noi abbiamo sempre, tempestivamente, correttamente, comunicato i dati - afferma Francesco Iudica, direttore generale delľAsp di Enna -. Se fosse vero il contrario, eventuali scostamenti regionali dovrebbero corrispondere ai soli dati di Enna. È evidente a tutti che non è così". E aggiunge: "C'è un ulteriore dato che, ben più importante, andrebbe detto. Chi lo volesse conoscere vada a guardare quanti posti letto Covid, di rianimazione ed ordinari, ha messo a disposizione ľAsp di Enna, e quanti altri, e si faccia un calcolo di essi in proporzione della popolazione, dei posti letto complessivi aziendali e del numero di anestesisti dipendenti. E lo confronti con altre realtà". E ricorda che Enna ha avuto riconosciuto dall'assessorato, la più alta premialità in Sicilia per avere dato il maggior contributo al contrasto del'epidemia.
Nel pomeriggio, intanto, si voterà la mozione di censura a Razza, dopo il rinvio di ieri e sarà un voto palese dopo la partita a scacchi che si sta giocando nella maggioranza. Ieri per tutto il giorno Forza Italia ed Mpa hanno provato ad alzare il prezzo del loro voto contrario. Ma Musumeci ha fatto sapere a Micciché e Lombardo di non essere disposto ad accettare il no alla mozione di censura in cambio di un rimpasto.
E sui giochi nella maggioranza oggi arriva il duro attacco dei grillini. “Le vergogne all’Ars non mancano mai. Ieri, l’ennesima, di cui sinceramente non si sentiva per nulla il bisogno: una scandalosa e carbonara trattativa in seno alla maggioranza per spartirsi le poltrone, mentre fuori infuria il Covid e le imprese e i commercianti annaspano. Come dire, c’è chi non può permettersi un pasto e qui si pensa al rimpasto. La verità è che dovrebbero andare a casa tutti, non solo l’assessore Razza”, afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Giorgio Pasqua.
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