I sopralluoghi degli ispettori negli ospedali siciliani sono durati due giorni. Insieme ai Nas, sono stati ieri mattina al Cervello e al Civico, poi all’ospedale di Partinico e infine hanno fatto tappa a Termini Imerese.
Nel primo giorno del blitz in Sicilia, invece, gli ispettori inviati dal ministro Speranza per verificare se i numeri sui posti letto disponibili in Sicilia sono corretti erano stati al San Marco e al Garibaldi Nesima a Catania, a Enna e a Caltanissetta. Sull'esito dei sopralluoghi trapelano solo poche indiscrezioni, per esempio, come spiega Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, a Palermo non sarebbero state individuate difformità rispetto ai dati dichiarati dalla Regione per convincere il ministro a non inserire la Sicilia fra le zone rosse.
Ma il sindacato Cimo ha segnalato che le verifiche sono state fatte negli ospedali sbagliati. "Constatiamo che gli ispettori sono andati negli ospedali dove anche per le nostre tabelle i conti tornavano perfettamente - dice il vice segretario, Angelo Collodoro -. Non si sono recati, invece, in quei nosocomi in cui le nostre tabelle danno posti in meno. Erano a Termini Imerese e non si sono recati a Petralia...".
Intanto, l'attività di riconversione di reparti per far spazio ai pazienti Covid ha subito l’accelerazione voluta dall'assessore Razza che per questo ha chiesto ancora alcuni giorni alla commissione Sanità dell’Ars per fornire la mappa dei posti con cui si fronteggerà la seconda e l'eventuale terza ondata.
Riunioni in corso nella maggioranza stanno rallentando la conferenza dei capigruppo all'Ars che si sarebbe dovuta riunire nel primo pomeriggio. Non è ancora chiaro dunque se l'aula discuterà la mozione di censura delle opposizioni, che era calendarizzata oggi alle 16, nei confronti dell'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Il governo pressa perchè venga rinviata, in attesa della relazione degli ispettori.
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