Lunedì 23 Dicembre 2024

Sì al decreto ristori bis: ecco le nuove categorie ammesse ai contributi a fondo perduto

Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri

Via libera del consiglio dei ministri al decreto Ristori bis, con il nuovo pacchetto di aiuti per le attività e le famiglie più colpite dalle nuove restrizioni anti-Covid. La dote per gli interventi sarebbe salita a circa due miliardi e mezzo rispetto ai poco meno di 2 previsti inizialmente. Il provvedimento, oltre ai nuovi contributi a fondo perduto per le attività delle zone rosse e il rinvio delle scadenze delle tasse di novembre, prevede anche fondi per i congedi e il bonus babysitter. Gli aiuti saranno raddoppiati per chi sarà costretto a chiudere, mentre il rinvio delle tasse di novembre avverrà indipendentemente dalle perdite di fatturato per le attività delle zone rosse. Intanto, già lunedì circa 211mila attività inizieranno a trovare sul conto corrente i bonifici dell'Agenzia delle Entrate definiti con il decreto Ristori 1. Con il nuovo provvedimento oltre alle partite Iva ci saranno anche aiuti per le famiglie che avranno i figli a casa già alle medie, con la possibilità di prendere il congedo al 50% o di utilizzare altri 1000 euro di bonus babysitter. I tecnici hanno lavorato senza sosta per scovare tra i risparmi di vecchie misure e gli ultimi margini di deficit circa 7 miliardi in tutto per dare sollievo alle categorie coinvolte dalle misure sempre più restrittive messe in campo per frenare la curva dei contagi: dopo i 5 miliardi e mezzo del primo decreto, infatti, ora sul tavolo ci sarebbero circa 2 miliardi e mezzo da destinare da un lato alle nuove attività che si dovranno fermare a livello nazionale (come i musei o i negozi dei centri commerciali nel weekend) e dall'altro da chi si ritroverà in zone ad alto o a massimo rischio, in un nuovo lockdown 'soft'. NUOVE CATEGORIE AMMESSE. Altre 19 categorie ammesse ai contributi a fondo perduto tra il 100% e il 200% previsti dal decreto ristori 1: lo prevede la bozza della tabella dei codici Ateco aggiornata, che sarà allegata al decreto ristori bis. Compaiono molte delle categorie che avevano lamentato l'esclusione in questi giorni: avranno contributi al 100% i bus turistici e anche i trasporti lagunari, i fotoreporter, chi fa corsi di danza, le lavanderie industriali, i negozi di bomboniere i traduttori e anche i produttori di fuochi d'artificio. Al 200% arriveranno invece guide alpine, musei, biblioteche, monumenti e anche orti botanici e zoo. Incluse anche la ristorazione senza somministrazione, come rosticcerie e pizzerie al taglio, e gli internet point, che avranno un ristoro al 50% di quanto già avuto in estate. Un fondo ad hoc, alimentato al momento con 200 milioni, per riconoscere nel 2021 contributi a fondo perduto alle attività nei centri commerciali e agli operatori delle attività manifatturiere e industrie della filiera alimentare, interessati dalle nuove misure restrittive dell'ultimo Dpcm.  Il contributo sarà del 30% o di quanto già avuto in estate o di quanto già avuto con il Ristori 1, a seconda dei codici Ateco. ZONE ROSSE. Contributo raddoppiato rispetto all'estate per 57 nuove categorie di attività che dovranno chiudere perché operano nelle 'zone rosse': lo prevede la bozza del decreto Ristori Bis, che aumenta dal 150% al 200% il ristoro per bar, pasticcerie e gelaterie che si trovino in zone rosse o arancioni. La nuova lista di codici Ateco allegata al provvedimento include i negozi (dall'abbigliamento agli elettrodomestici fino ai sexy shop), gli ambulanti (visto che anche i mercati sono chiusi), gli estetisti e gli altri servizi alla persona, compresi chi fa piercing e tatuaggi. Nella lista anche i servizi per gli animali (canili, dogsitter, toelettatura) e le agenzie matrimoniali. Il meccanismo è stato affinato fino all'ultimo per cercare di mantenere il più possibile l'automatismo, che consente all'Agenzia delle Entrate rapidità nell'erogazione. Il decreto bis contiene, come ha spiegato il premier Giuseppe Conte, "un fondo ad hoc per mettere risorse in caso di variazioni tra zone gialle, arancioni e rosse", così da evitare di dover ricorrere al decreto legge a ogni 'cambio di fascia' delle Regioni. Non solo, il premier ha ricordato che a tutte le nuove categorie saranno estesi anche la sospensione del versamento dei contributi per i dipendenti, il credito d'imposta al 60% per gli affitti per tre mesi (ottobre-dicembre) e la cancellazione della seconda rata dell'Imu di dicembre. In più arriverà "il rinvio dei versamenti per chi ha gli Isa". Gli acconti di novembre per le attività soggette agli indici di affidabilità fiscale e le partite Iva in regime forfettario sono già stati rinviati (per circa 2 miliardi) ad aprile con il decreto agosto: la misura però agevolava solo chi avesse registrato perdite di almeno il 33%. Ora per le attività delle zone rosse che saranno incluse nei nuovi elenchi degli Ateco si elimina il riferimento alle perdite. Nel frattempo, come ha sottolineato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, sono partiti i primi bonifici dell'Agenzia delle Entrate "in tempi record, a soli 9 giorni dall'emanazione del primo decreto Ristori".  Si tratta di erogazioni "in favore di più di 211 mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro" che dovrebbero arrivare ai destinatari, appunto, tra lunedì e martedì. Si tratta di oltre la metà della platea (oltre 324mila la stima delle attività coinvolte) che poteva essere raggiunta dall'Agenzia in automatico, sfruttando tutti i dati già resi disponibili con la domanda del primo ristoro estivo. Gli altri (oltre 140mila) che dovranno presentare l'istanza, l'impegno è quello di erogare i fondi entro la metà di dicembre.

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