Limitare gli spostamenti degli over 70 per cercare di ridurre la diffusione del coronavirus: è una delle ipotesi prospettate da alcune regioni, in particolare, secondo quanto si apprende, Lombardia, Piemonte e Liguria, al vertice con i ministri Boccia e Speranza in vista del nuovo Dpcm.
"Il Paese non può permettersi un nuovo lockdow". Lo dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti il quale in una nota sui social suggerisce che bisogna intervenire sulla categoria più fragile, gli anziani.
"Proteggendo i nostri anziani di più e davvero, la pressione sugli ospedali e il numero dei decessi diventerebbero infinitamente minori. Sarebbe folle richiudere in casa tanti italiani per cui il Covid normalmente ha esiti lievi, bloccare la produzione del Paese, fermare la scuola e il futuro dei nostri giovani e non considerare alcun intervento su coloro che rischiano davvero. Speriamo ci sia saggezza stavolta e non demagogia" scrive.
Per Toti si tratta di un tema che "nessuno sembra voler affrontare e che potrebbe essere risolutivo: la maggior parte dei pazienti gravi nei nostri ospedali e purtroppo anche dei morti che piangiamo ogni giorno è composta da persone sopra i 75 anni. E per quanto ci addolori ogni singola vittima, non possiamo non tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Si tratta di persone che sono per fortuna per lo più in pensione, non sono indispensabili allo sforzo produttivo del Paese ma essendo più fragili vanno tutelate in ogni modo". All’incontro ancora in corso tra i ministri, le Regioni e gli Enti locali sta prendendo parte anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz.
Dopo la fine della riunione delle Regioni italiane con il Governo, i Comuni e le Province, il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha fatto sapere che "c'è una condivisione di fondo tra tutti i livelli amministrativi dello Stato: la drammatica situazione che in tutta Europa sta condizionando la vita di milioni di persone. La nostra posizione è uniforme a quella di tutte le Regioni italiane. Due le priorità che poniamo: la riduzione della mobilità e l’adozione di piani terapeutici/farmacologici per l’assistenza al domicilio, limitando così - ha concluso - la pressione sugli ospedali".
Proseguirà domani il confronto tra le Regioni, gli Enti locali e il governo sul testo del nuovo Dpcm. Le Regioni in particolare avrebbero chiesto misure uniformi per tutta Italia, viene riferito.
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