Giovedì 19 Dicembre 2024

Dpcm, ristoranti chiusi alle 18 e stop a palestre e piscine: le nuove regole fino al 24 novembre

Firmato il nuovo Dpcm. Dopo le contestazioni delle Regioni alla bozza del governo e una lunga riunione nella notte tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione e il ministro Francesco Boccia il governo ha varato le nuove restrizioni. Le misure entrano in vigore dalla mezzanotte di oggi e rimarranno valide fino al 24 novembre. Stop ristoranti alle 18,chiuse palestre e cinema, dad fino a 100% Chiudono gli impianti di sci, tutte le fiere, comprese quelle internazionali, e la dad alle superiori potrà arrivare al 100%. Resta la chiusura alle 18 per bar e ristoranti ma i locali potranno restare aperti anche la domenica. Niente 'street food’ dopo le 18 e tavoli dei ristoranti al massimo per quattro persone. Ai cinema, teatri, sport e palestre, si aggiunge la serranda chiusa anche per i centri sociali e culturali. Salvi invece i concorsi pubblici e privati che fino a ieri erano compresi nel giro di vite. Resta la "raccomandazione" ad uscire solo per ragioni di necessità (ma non si fa più riferimento ai trasferimenti dal proprio Comune) e a non in vitare a casa amici e parenti. Confermata anche la possibilità per le Regioni di adottare, se lo ritengono, norme più restrittive. Ecco tutte le misure contenute nel nuovo Dpcm firmato dal premier Conte. CHIUSI I CENTRI CULTURALI, STOP A TUTTE LE FIERE. Niente palestre, piscine, terme, discoteche, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, cinema e in altri spazi «anche all’aperto». Serrande abbassate anche per i centri sociali e ricreativi. Chiudono anche i parchi tematici, restano aperti invece i musei, parchi e le aree giochi per i bambini ma resta obbligatorio il distanziamento. Non si potranno tenere sagre e fiere, neanche quelle a livello nazionale e internazionale che erano state salvate dal precedente Dpcm. BAR E RISTORANTI CHIUSI ALLE 18, LA DOMENICA APERTI. Le attività dei servizi di ristorazione (la cui apertura può essere dalle 5 in poi) non potranno avere clienti a partire dalle 18 ma resteranno aperte la domenica, diversamente da come era stato pensato inizialmente. Scendono da 6 a 4 le persone che possono sedersi attorno allo stesso tavolo, a parte i casi di nuclei familiari più numerosi (dove tutti sono conviventi). Dalle 18 in poi è consentito il servizio a domicilio e da asporto ma non si potrà consumare il cibo acquistato nei luoghi pubblici, per strada e nelle piazze. SCUOLA, DAD FINO AL 100% ALLE SUPERIORI. Le scuole superiori adotteranno una Dad almeno al 75% che può diventare anche l'unica modalità. Si suggerisce anche di spalmare l’orario scolastico al pomeriggio e comunque l’ingresso sarà a partire dalle 9. Tutto questo per alleggerire il traporto pubblico. Resta in presenza l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione, materna, elementari e medie. CHIUDONO GLI IMPIANTI DI SCI. La norma vale per tutta Italia. Potranno essere usati solo per gli allenamenti degli atleti professionisti. SPORT, SOLO GARE NAZIONALI. Tutte le altre sono sospese. Sospesi, per i livelli non professionistici, gli allenamenti per gli sport di contatto; per le discipline non di contatto ci si potrà continuare ad allenare ma fuori da piscine e palestre che dovranno chiudere. VIETATE LE FESTE, SI RACCOMANDA 'STOP OSPITI A CASA'. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi. NIENTE CONVEGNI E CONGRESSI. Si potranno tenere solo con modalità a distanza. MANIFESTAZIONI SOLO 'STATICHE'. E nel rispetto delle distanze e delle altre misure di contenimento. POSSIBILE CHIUSURA DI PIAZZE ALLE 21. "Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private".

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