Lunedì 23 Dicembre 2024

Gregoretti: convocati anche Conte e Di Maio. Udienza per Salvini rinviata al 20 novembre

Tribunale di Catania blindato

È terminata, con la richiesta di istruttoria da parte del Gup Nunzio Sarpietro, l’udienza preliminare a carico dell’ex ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, indagato per il presunto ritardo nello sbarco dei migranti dalla nave Gregoretti, salvati dalla Open Arms. Il giudice potrà così fare una ricognizione e valutare gli elementi rilevanti per la decisione finale. Il Gup sentirà il premier Giuseppe Conte e i ministri Di Maio, Lamorgese, Toninelli e Trenta. Il gup ha anche stabilito che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà sentito nella prossima udienza fissata per il 20 novembre nell’aula bunker del carcere di Bicocca. Nella stessa data saranno sentiti anche gli ex ministri Toninelli e Trenta.  "Ovviamente a disposizione, ci mancherebbe; quando la magistratura chiama, anche un responsabile politico deve rispondere", ha risposto ai cronisti il Premier Conte. Il procedimento porterà al processo dell'ex ministro dell'Interno, oppure all'archiviazione della richiesta di rinvio a giudizio. Matteo Salvini era arrivato al Palazzo di Giustizia di Catania accompagnato dal suo avvocato, l’ex ministro leghista Giulia Bongiorno. L'udienza preliminare si è tenuta a porte chiuse. In Aula, l'accusa, il sostituto procuratore Andrea Bonomo e anche l’avvocato Massimo Ferrante che rappresenta quattro delle parti lesi individuate nel procedimento: una coppia di nigeriani e i loro due figli di 10 e 6 anni, che sono fatti sbarcare dopo meno di 24 ore dalla nave della Guardia costiera. La Procura di Catania stamattina ha nuovamente richiesto, come aveva fatto nella prima fase del procedimento, l'archiviazione di Matteo Salvini dall'accusa di sequestro di persona. Bonomo ha chiesto il non luogo a procedere, confermando quindi la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura al Tribunale dei ministri nella prima fase del procedimento. La difesa del senatore ha chiesto la sentenza di non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste. Inoltre, come riferiscono fonti della Lega, la difesa di Matteo Salvini ha chiesto un’eventuale audizione dell’attuale ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. La richiesta di audizione del ministro è stata avanzata per sollecitare un approfondimento probatorio da parte del giudice per accertare se le procedure di sbarco indicate nel capo di imputazione sono le stesse seguite tuttora dal governo Conte. Il gup Nunzio Sarpietro ha poi accolto la richiesta della difesa di Matteo Salvini e delle parte civili di audire Giuseppe Conte, Luciana Lamorgese, Danilo Toninelli, Luigi Di Maio ed Elisabetta Trenta e l’udienza è stata rinviata al 20 novembre e al 4 dicembre. La Procura etnea, guidata da Carmelo Zuccaro, si era già pronunciata per l’archiviazione ma il tribunale dei ministri, chiese il processo, sottolineando come Salvini fosse stato responsabile di aver "determinato consapevolmente l’illegittima privazione della libertà personale" dei migranti, "costretti a rimanere in condizioni psicofisiche critiche" a bordo. Per i giudici non vi erano "ragioni tecniche ostative all'autorizzazione allo sbarco", e "le persone soccorse potevano tempestivamente essere sbarcate e avviate all'hot spot di prima accoglienza per l'identificazione, salvo poi essere smistate secondo gli accordi eventualmente raggiunti a livello europeo". La difesa di Salvini insiste sugli accordi a livello Ue e sui motivi di ordine pubblico. Salvini, nell'ultima memoria, ha parlato di un "Gps per l'orientamento in mare che dopo il salvataggio fu trovato uno zainetto" a dimostrazione di "una probabile presenza a bordo, tra i migranti, degli scafisti responsabili del traffico". "Due scafisti - conclude la difesa di Salvini - che furono poi identificati e fermati". Salvini ribadisce più volte che "non ci fu alcun sequestro di persona, non essendosi verificata alcuna illecita privazione della libertà personale nei giorni in cui i migranti rimasero a bordo della Gregoretti, in attesa dell’organizzazione del loro trasferimento presso la destinazione finale". Oggi è il grande giorno con il centrodestra riunito a Catania, questa mattina, in attesa dell’udienza del processo a Matteo Salvini. Il leader della Lega prima di recarsi in Aula ha incontrato Giorgia Meloni e Antonio Tajani per un caffè nell’albergo di Aci castello, nel catanese, che lo ospita. L'incontro tra Salvini, Meloni e Tajani inizialmente previsto in piazza Duomo è stato annullato per motivi di sicurezza anti Covid. "Insieme, a Catania, al fianco di Matteo Salvini: è un dovere, ancor prima che un diritto, di qualsiasi ministro, fare ciò che gli chiede la maggioranza degli italiani e difendere le leggi e i confini di questa Nazione". Lo scrive su Facebook la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. "Con Matteo Salvini e Giorgia Meloni a #Catania. Per una giustizia giusta e non politicizzata, per difendere il diritto della politica di prendere decisioni". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia postando una foto di loro tre.

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