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Sbarchi e navi Ong nei porti siciliani, Musumeci: "Roma non ci costringa ad agire di nuovo"

Nello Musumeci

È ancora emergenza migranti in Sicilia. Gli sbarchi e gli arrivi sulle coste dell'Isola non si fermano e ancora nessun aiuto e nessun provvedimento arriva dal governo. Lo fa notare il presidente Nello Musumeci a partire proprio dall'arrivo in rada a Palermo della Open Arms.

"Leggere sui giornali che l’Europa cambia la linea sui migranti, mentre tutte le Ong si dirigono solo sui porti siciliani, suona come una beffa. Sembra che la cosa non interessi più a nessuno, ma continua ad essere la Sicilia a sostenere il peso più grande di questa emergenza nell’emergenza. Aspettiamo il 23 settembre, un nuovo accordo che superi finalmente quello di Dublino? O qualcuno - se davvero è cambiata la musica - si fa carico di venire incontro all’Italia
e alla Sicilia, aprendo i porti di altri Paesi europei?». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

"Da mesi - prosegue - chiediamo al governo centrale di mettere in sicurezza igienico-sanitaria hotspot e centri di accoglienza. Il Viminale sembrava essersi svegliato tra il 4 e il 5 settembre (con due atti e dopo l’incontro chiesto e ottenuto a Roma con il premier), ma ancora passano i giorni, le settimane e non si è visto un solo intervento concreto per restituire sicurezza sanitaria a quei luoghi e alla nostra popolazione. Tanti impegni ma nessun fatto concreto. Quando le parole diventeranno azioni? Siate veloci, presidente Conte e ministro Lamorgese, come fate quando impugnate una nostra ordinanza. Non costringeteci ad agire di nuovo!".

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