"Il primo giorno di scuola, il 14 settembre, sarà un giorno molto emozionante, da marzo le attività si erano interrotte". Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a Il caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24. "La temperatura si misura a casa per evitare che se ci fossero studenti malati o asintomatici possano diventare un pericolo per i compagni di avventura. È chiesto di avere responsabilità da parte di tutti - ha precisato -. Si devono evitare gli assembramenti fuori da scuola, si useranno tutti gli ingressi a disposizione". "La scuola non è un posto magico, fatato, con rischio zero. Per questo ci siamo preparati per avere un protocollo e delle regole che dicessero alle scuole che cosa si fa in caso di contagio in classe", ha aggiunto e parlando del caso di contagio all’istituto Marymount di Roma con un caso Covid, il ministro ha detto che "quanto accaduto costituisce la prova che i protocolli stanno funzionando. Non c'è una scuola in quarantena ma solo 9 persone, perchè sono stati fatti i controlli. L’intera scuola continua a lavorare. Quei 9 andranno in didattica a distanza". "Basta con la campagna elettorale sulla scuola. La riapertura è una grande sfida di tutta la comunità nazionale", ha detto in un’intervista al Corriere della Sera il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il messaggio è non solo all’opposizione ma all’intero "Paese: dobbiamo recuperare quello slancio nazionale che ci ha consentito di superare i mesi più difficili. In primavera il Paese si è 'stretto a coorte', come dice il nostro inno". Il 14 settembre, giorno di riapertura delle scuole nella maggior parte delle regioni "è una data troppo importante, vi prego: immaginare due settimane di campagna elettorale sulla scuola è pura follia. Questa sfida si vince con un patto che coinvolga tutto il Paese, nessuno escluso".