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Caccia, in Sicilia via libera da domani tra le polemiche: "Dopo gli incendi anche i fucili"

Da domani si torna a cacciare in Sicilia. Un via libera che come ogni anno si porta dietro una scia di polemiche. Ad accendere la protesta è il Wwf attraverso una nota: "Domani, un'ora prima dell'alba, si aprirà la caccia in Sicilia: oltre 25 mila fucili si divertiranno a scaricare piombo mortale su 27 specie, anche rare o in declino, per cinque giorni a settimana fino al 31 gennaio 2021".

Lo afferma il referente "fauna" Wwf Sicilia Ennio Bonfanti, che contesta il calendario venatorio emanato dalla Regione. "Nonostante gli incendi devastanti ed il clima arido abbiano già decimato gli animali selvatici - aggiunge - è stata anticipata la stagione di caccia contro l'autorevole parere scientifico dell'Istituto superiore protezione e ricerca ambientale, che aveva fortemente criticato la Regione sull'eccessiva estensione di specie e periodi di caccia, chiedendo di adottare norme più rigorose per limitare l'attività venatoria e per ridurne i periodi".

"Questo pessimo calendario - aggiunge l'ambientalista - va anche contro le indicazioni del ministero dell'Ambiente - che chiedevano di tutelare almeno le specie in declino (Tortora, Pavoncella e Moriglione) - e contro le sentenze del Tar e del Cga, che già nel 2019 avevano bocciato e dichiarato illegittimo il decreto dell'assessore Bandiera che contemplava analoghe previsioni".

Il via alla caccia arriva in un momento difficile per l'ambiente in Sicilia, colpito al cuore dai gravi incendi degli ultimi giorni. "Dopo il fuoco degli incendi - conclude Bonfanti - arrivano le pallottole dei fucili... Per la fauna siciliana sarà un massacro: il calendario venatorio infatti consentirà ogni giorno di ammazzare 'legalmente' 382.935 animali (15 esemplari per ognuno dei 25.529 cacciatori autorizzati)!".

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