Scuola, vertice sulle regole anti-coronavirus: "No delle Regioni alla mascherina in classe"
Imminente la riaperture delle scuole, il governo accelera sulle linee guida. Un vertice in videoconferenza con Regioni e enti locali è stato convocato dal ministro degli Affari Regionali Boccia con i ministri Azzolina, Speranza e De Micheli. Partecipano anche il capo della Protezione Civile Borrelli e il commissario Arcuri. Tra i nodi da sciogliere un protocollo unico per la gestione di eventuali casi di Covid all'interno delle scuole e quello dei trasporti. Da decidere anche se imporre l'uso della mascherina o meno in classe. "Credo che il no all'obbligo della mascherina in classe sia una posizione ampiamente condivisa dalle Regioni. Così ho sentito esprimersi tanti governatori, mi sembra poco proponibile tenere i bambini seduti con una mascherina per molte ore", ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti stamani a Genova. "La mascherina non è l'unico problema che abbiamo, va risolto quello della rilevazione della temperatura, come portare a scuola i ragazzi su un sistema di trasporto pubblico per il quale il Governo continua a dare regole impraticabili, così come i banchi singoli, che non sappiamo a chi sono stati ordinati". Il viceministro dell'Istruzione, Anna Ascani, intanto, commenta: "E' giusto - ha proseguito - che da nord a sud le famiglie, gli studenti e il personale della scuola sappiano che c'è una risposta che viene data in casi di quel genere, e ci aspettiamo di ragionare insieme alle Regioni soluzioni in particolare riguardo ai trasporti. Ieri - ha aggiunto ancora Ascani - sono uscite le linee guida del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti , sappiamo che gli enti locali ci chiedono una mano e l'intenzione del governo è quella di tenderla perché - ha concluso - si garantisca alle famiglie, ai bambini e ai ragazzi la possibilità di avere trasporti sicuri che garantiscano un servizio". Rischio chiusure? "E' prematuro dire oggi che la scuola richiuderà, è possibile che chiuda una classe e vengano messi in quarantena i ragazzi di una classe se vi sarà un contagiato, così come è possibile che venga chiuso un istituto se ci saranno contagi tra ragazzi di classi diverse", dice il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto durante la trasmissione L'Aria che tira, su La7. "Se c'è un positivo in una classe - ha aggiunto - bisogna capire se è un ragazzo o un docente, perché nella seconda situazione è probabile che abbia fatto lezioni in altre classi e quindi altre classi andranno verificate. Si vedranno quanti sono i positivi e si deciderà il da farsi: dipenderà da come è strutturata la scuola, quanti sono gli alunni". Il contagio, ha ricordato, "può avvenire in classe, nel corridoio, quindi andrà valutato caso per caso, come oggi viene valutato ogni focolaio e si attuano misure di contenimento a seconda del tipo di focolaio". Le linee guida sulla scuola, ha proseguito il viceministro, "sarebbero state utili anche prima, ma bisognava capire come era l'andamento dei contagi". Quelle già uscite "a mio avviso sono sufficienti", ha concluso Sileri, ma "sono le interpretazioni che vengono fatte che creano scompiglio, troppe persone dicono cose troppo diverse e si contraddicono da sole a distanza di settimana contraddicono". BANCHI. Venerdì prossimo, 28 agosto, inizierà la distribuzione dei banchi monoposto per le scuole italiane. L'annuncio è arrivato dal commissario Domenico Arcuri al vertice Governo-Regioni sulla riapertura degli istituti e le misure di sicurezza anti-coronavirus, secondo quanto si apprende da fonti presenti all'ìncontro. Comincia oggi, invece, la distribuzione di mascherine e gel per i vari istituti.