Le discoteche in Sicilia e in tutta Italia potrebbero nuovamente chiudere. Il governo ha convocato una riunione con tutte le Regioni alle 16. Le Regioni dovranno adeguarsi al dpcm del 7 agosto scorso che recita: «restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso». Questa - a quanto si apprende - la posizione che sarà sostenuta dagli esponenti dell’Esecutivo. In particolare, il ministro della Salute, Roberto Speranza, potrebbe presentare un provvedimento che vieta esplicitamente alle Regioni di derogare al dpcm. Anche il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, nei giorni scorsi aveva ipotizzato la «chiusura dopo Ferragosto in tutte le Regioni». Ed i dati quotidiani dei contagi in continua crescita spingono verso lo stop al ballo. Intanto il Codacons annuncia che domani presenterà «una formale denuncia contro il Governo Italiano e i presidenti delle Regioni per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica» per la mancata chiusura delle discoteche «in questo periodo in cui si stanno moltiplicando i contagi da Covid tra i giovani». «Chiudere ora le discoteche quando tra luglio e agosto sono state organizzate centinaia di serate in tutta Italia vuol dire chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati - afferma il presidente Carlo Rienzi - Le immagini che ci regalano i social e i mass media sono quelle di piste da ballo sovraffollate, dove i giovani ballano attaccati uno all’altro senza mascherine e senza il rispetto delle distanze minime. Una vergogna nazionale e un rischio immenso per la salute pubblica, causato da un lato dal Governo che non ha adottato misure preventive, dall’altro dalle Regioni che hanno ceduto alla lobby dei gestori dei locali mettendo i loro interessi prima di quelli dei cittadini». Il Codacons, si legge in un comunicato, «depositerà domani alle Procure della Repubblica di tutto il territorio un esposto in cui si chiede di aprire indagini nei confronti del Governo e dei presidenti delle Regioni per le possibili fattispecie di concorso in epidemia colposa e delitti colposi contro la salute pubblica»