Sarà "un autunno di resistenza, perchè il virus non è scomparso e, in attesa di cure più certe e dei vaccini, dobbiamo continuare a gestire il rischio. E’ chiaro che i mesi autunnali mi preoccupano di più". Lo dice in un colloquio con il Corriere della Sera il ministro della Salute Roberto Speranza. "L'Italia è messa meglio di altri Paesi" ma avverte: "Capisco il disagio e non voglio apparire un maestrino, ma i sacrifici che chiedo ai ragazzi sul metro di distanza nei treni o sulla movida hanno la scuola come obiettivo di fondo", dice Speranza. "In fondo ai giovani non chiediamo di non uscire di casa, chiediamo solo di indossare le mascherine, lavarsi le mani, stare a distanza ed evitare assembramenti. Una cosa compatibile con il godersi l’estate". "L'età media dei contagiati sta drammaticamente scendendo sotto i 40 anni. E’ normale che i più giovani si sentano più forti, ma chi porta il virus a casa rischia di fare danni veri alle persone fragili", osserva. "Non essere preoccupati sarebbe da sconsiderati, nulla può essere dato per scontato". La Francia conta quasi 2.500 casi al giorno, la Spagna è intorno ai 2.000, la Germania ha superato stabilmente i mille casi: "Non siamo un’isola spersa nel Mediterraneo, siamo immersi in questo sistema di relazioni", avverte Speranza.