Il tema dei collegamenti aerei da e per la Sicilia, e in generale della situazione dei trasporti e delle infrastrutture nell'Isola, è stato al centro dell'incontro che il governatore Nello Musumeci ha avuto stamane a Roma con i ministri delle Infrastrutture, Paola De Micheli, e del Sud, Giuseppe Provenzano. Il presidente della Regione era accompagnato dall'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone.
Nel corso della riunione, che si è protratta per circa un'ora, è stato deciso che la prossima settimana si terrà un incontro al ministero con le compagnie aeree minori, e al quale parteciperà anche l'Enac, per discutere esclusivamente dei collegamenti con l'Isola.
Entro 15 giorni, verrà costituito, inoltre, un Tavolo permanente sulle infrastrutture strategiche siciliane, così come richiesto dal governo Musumeci con una delibera di giunta.
Altro tema affrontato quello della manutenzione delle strade secondarie. Nei prossimi giorni, la Regione trasmetterà al ministero il Piano della viabilità provinciale, per la nomina di un commissario e con dotazione finanziaria di oltre mezzo miliardo di euro tra Fondi regionali e statali.
“È solo un primo passo - sottolinea il governatore Nello Musumeci - ho detto con chiarezza alla ministra che la condizione della mobilità e delle nostre strade è davvero insostenibile e non più rinviabile. Ho colto interesse e disponibilità. Vedremo nelle prossime settimane”.
"Al tavolo permanente per le infrastrutture" che il governo delegherà all’assessore al ramo della Regione Siciliana, Marco Falcone, "affronteremo il tema del Ponte sullo Stretto", ha poi detto all’Italpress il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
"Siamo convinti che il Ponte sia un’opera necessaria al completamento del corridoio transfrontaliero dal cuore dell’Europa fino a Palermo - ha aggiunto -. Siamo convinti che bisogna riaprire un ragionamento. Vedremo senza pregiudizi ideologici e di parte se ci sono le condizioni per rilanciare un grande tema. Questa volta che non sia un castello di sabbia, ma una reale e concreta possibilità di dotare il Mezzogiorno d’Italia e la Sicilia di una mega infrastruttura la cui utilità ormai ben pochi mettono in discussione".
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