Si è concluso poco prima dell’alba il confronto tra governo e Regioni sulle regole della fase 2 che prenderà il via domani con la ripresa delle attività economiche. Le Regioni, secondo quanto ha riferito il presidente della Liguria, Giovanni Toti, hanno ottenuto che le loro linee guida siano inserite nel testo del decreto. «Con tutti i presidenti di Regione italiani siamo tornati a riunirci adesso, a tarda notte, con il presidente del Consiglio Conte. Rivendichiamo il diritto di fare ripartire le attività economiche e iniziare il graduale ritorno alla normalità - aveva scritto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci poco dopo l'1 di notte -. Serve responsabilità. E chiediamo al governo centrale di recepire le nostre linee guida adottate da tutte le Regioni italiane. La mia ordinanza è già predisposta. Nessuno vuole fare strappi, ma la gente inizia a non capire». Il confronto è poi terminato dopo le 3. «Ore 3 e 20 del mattino. Finito ora il confronto tra Regioni e Governo sul Decreto che dovrà riaprire l’Italia a partire da lunedì», ha scritto Toti sulla sua pagina Facebook. «Nell’accordo - ha aggiunto - le linee guida delle Regioni saranno recepite nel Decreto, in modo da dare sicurezza a tutti gli operatori economici con regole certe e applicabili. Al Paese serve semplicità e chiarezza. Domani vedremo la stesura finale del Decreto. Buonanotte amici», conclude Toti. «Alla fine il risultato è arrivato», esordisce così il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro notturno con il Governo che ha chiuso una lunga giornata di confronto. «In un’ottica di collaborazione istituzionale si è ricercata e si è trovata una soluzione con l’accordo raggiunto venerdì tra Regioni e Governo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini. Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale dai cui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro - ha concluso Bonaccini - omogeneità e certezza delle norme in tutto il Paese». Adesso si attende il via libera dell'ordinanza regionale del presidente Musumeci che prevede la riapertura delle attività commerciali, forte anche dei dati sui contagi, che danno l'Isola tra le 10 regioni a "rischio basso" nell'ambito dell'emergenza coronavirus.