“Apprezziamo e ringraziamo il Governo Musumeci e i deputati tutti, sia di maggioranza che di opposizione, che nella formulazione finale dell’articolo 14 della Legge di stabilità in corso di pubblicazione, con grande nostra soddisfazione, hanno tenuto in debito conto gli emendamenti sollecitati dall’associazione, il che dimostra attenzione alla centralità del trasporto pubblico locale su gomma e tram nell’ambito della Regione: l’approvazione della legge di stabilità coincide simbolicamente con la fine della Fase 1 dell’emergenza coronavirus e pone le basi per una seria programmazione pluriennale dei servizi”.
Lo ha detto il presidente di Asstra Sicilia, Claudio Iozzi nel corso del suo intervento in videoconferenza durante la seduta della commissione Trasporti dell’Ars, presieduta da Giusi Savarino che ha manifestato compiacimento per il supporto di Asstra Sicilia nei documenti tecnici sottoposti alla commissione durante l’esame della manovra finanziaria.
“Adesso è nostro compito lavorare per una graduale ripartenza in piena sicurezza del sistema dei trasporti in questa Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Anche per questo contiamo si possa ottenere la disponibilità di cassa delle intere somme accantonate nella manovra finanziaria 2020 – 2022, che ad oggi potranno coprire i corrispettivi contrattuali soltanto fino al mese di luglio, per come dichiarato dall’assessore Falcone durante l’audizione, cui va il ringraziamento degli operatori del settore per il lavoro profuso durante la manovra finanziaria. Siamo sicuri che l’attenzione e l’impegno dimostrati dal governo in questi giorni continueranno a rimanere alti nella consapevolezza che senza quelle risorse tutte le aziende del settore non potranno sopravvivere neanche nel breve termine”.
“Auspichiamo che, dopo il trasporto aereo e ferroviario, dal 18 maggio sia ripristinato anche il trasporto su gomma sulle tratte interregionali, per dare la possibilità ai tanti siciliani ai quali è stato consentito di rientrare nell’Isola di utilizzare anche l’autobus e di potere gradualmente fare uscire dagli ammortizzatori sociali una parte del personale dipendente”.
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