«Non mi convince affatto l'impostazione della fase 2: mi pare molto confusa, incerta e piena di contraddizioni. Se c'è una cosa che fa male alle persone e alle imprese è l’incertezza». Così il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi a Radio 24.
«E' assolutamente indispensabile che i negozi riaprano il 4 maggio, non un giorno più tardi. Una contraddizione ancora più grave è il divieto delle funzioni religiose», ha poi aggiunto. «E' un atto che definisco ai limiti del persecutorio. Perché le persone possono andare in fabbrica o in ufficio ma non a Messa? E’ un tema di libertà religiosa ma anche di rispetto per i tanti italiani per i quali la Messa e la Comunione sono il momento più importante della vita spirituale. I Vescovi hanno fatto molto bene a far sentire la loro voce. Naturalmente la responsabilità di queste scelte non è del dottor Colao o della sua Task Force, è invece il Governo che decide ed è al Governo - aggiunge Berlusconi - che vanno le nostre critiche e le nostre richieste di cambiamento».
E sul ruolo di Forza Italia in questo particolare momento, Berlusconi è chiaro: «Un conto è la collaborazione istituzionale nell’emergenza, che noi abbiamo garantito dal primo giorno e continueremo ad assicurare all’Esecutivo in carica, un altro conto è un sostegno politico al Presidente Conte e al suo Governo, per il quale non vi sono e non vi saranno mai le condizioni».
«Il nostro è l’atteggiamento di un’opposizione responsabile, che non cessa di essere opposizione, e infatti - ribadisce l’ex premier - siamo molto critici del modo nel quale il governo sta gestendo questa fase, soprattutto per quanto riguarda l'emergenza economica e le difficoltà in cui si trovano cittadini e imprese».
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