Fase 2, ecco il decreto: restano i divieti ma concesse le visite ai congiunti, no alle uscite con febbre a 37,5
"Si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine". In queste poche righe del nuovo decreto del premier Conte c'è la novità principale della fase 2 per quanto riguarda gli spostamenti degli italiani. ECCO IL DECRETO SULLA FASE 2 In sostanza sono consentiti gli spostamenti così come sono adesso, ovvero per necessità lavorative, assoluta urgenza o comprovate ragioni di salute. Ma si aggiunge la visita ai familiari, purchè avvenga in sicurezza. E c'è poi una regola più stringente che obbliga a restare a casa chi abbia febbre maggiore ai 37.5 o sintomatologia respiratorie. "A questo punto non è più raccomandato - ha detto Conte -, coloro devono rimanere presso il proprio domicilio, limitare al massimo i contatti sociali, contattare il proprio medico". Restano i divieti di assembramento in luoghi pubblici o anche privati. "Non consentiamo party", ha spiegano il premier. Ma dal 4 maggio sarà consentito l'accesso a ville, a parchi pubblici. nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza. "Le aree attrezzate per il gioco dei bambini - ha aggiunto Conte - sono chiuse ove non sia possibile consentirne l'accesso contingentato". In tema di spostamento, nel dpcm della fase 2 si dà il via libera a chi vuole rientrare nel proprio domicilio. Il premier precisa che rimarranno in vigore le autocertificazioni. Comunque sia - spiega - le nuove misure non rappresentano un "libera tutti".