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Esami di maturità in presenza, ma le scuole chiedono chiarezza sulle misure

Foto Archivio

Gli esami di maturità si terranno in presenza. Ad annunciarlo su Facebook è il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina: «Lavoriamo sugli Esami del secondo ciclo in presenza. Siamo convinti di poterli garantire in sicurezza, il comitato tecnico-scientifico ci ha dato il via libera».

«In queste settimane il Governo non ha mai smesso di pensare alla scuola e non lo farà mai. Anche per questo vogliamo assumere, per il prossimo anno scolastico, più docenti possibili, a partire dai precari», continua.

E adesso le Province vogliono indicazioni chiare e chiedono un incontro urgente alla ministra per organizzarsi per tempo. «Condividiamo la decisione di svolgere gli esami di maturità in presenza, ma servono immediatamente le indicazioni necessarie per riorganizzare le scuole in modo che abbiano tutti i dispositivi di sicurezza necessari. Su infanzia e adolescenza impensabile però rinviare tutto a settembre», avverte il Presidente dell’Upi Michele de Pascale, che peraltro ha condiviso le preoccupazioni espresse dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, ha scritto una lettera al ministro Azzolina e alla viceministra Anna Ascani, prima del 4 di maggio.

«La scuola continua ad essere la grande assente del dibattito - sottolinea de Pascale - e nonostante i ripetuti appelli sollevati da Upi, da ultimo ieri nella riunione della Cabina di regia Fase 2, il tema della riorganizzazione della scuola per l’immediato continui a non essere considerata questione da affrontare. Non si può pensare di non parlare di scuola, demandando il tutto alle indicazioni sulla riapertura a settembre che verranno dal Comitato dei tecnici del Miur: anche la scuola deve stare a pieno titolo nel cronoprogramma del Governo sulla fase 2. Anche ieri alla Cabina di regia del Governo su questi temi, come sulla proposta delle Province sulla verifica dell’opportunità di riapertura di edifici scolastici per assicurare alle famiglie in grandi difficoltà, almeno i servizi estivi, non abbiamo avuto risposte. Chiediamo al ministro Azzolina e al viceministro Ascani - ha scritto il presidente Upi - di convocare entro il 4 di maggio un incontro con Regioni, Province e Comuni in cui affrontare le questioni di stretta attualità inerenti la gestione dei servizi scolastici, dalla materna alle superiori, nell’immediato. Gli studenti, le famiglie e tutto il mondo della scuola hanno bisogno di risposte subito».

 

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