Il reddito di emergenza potrebbe andare dai 400 «fino a un tetto massimo» di 800 euro a seconda dei «componenti del nucleo familiare». Lo ha detto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, intervistata da Fanpage su Facebook. La ministra ha anche sottolineato che si tratterà di «una misura a tempo che possa durare qualche mese». In questo momento, ha concluso, i tecnici sono al lavoro per «verificare la platea» degli interessati. Il ministro ha inoltre annunciato un nuovo strumento oltre alla cig per l’emergenza Coronavirus. «È al mio studio uno strumento del tutto nuovo che agisca mentre il lavoratore è ancora impiegato, che non sia di politica passiva ma di politica attiva che intervenga sul lavoratore mentre sta ancora lavorando». Per questo strumento, ha spiegato, si potrebbero anche «usare le risorse che arrivano dall’Europa come il Sure». L’idea, ha chiarito Catalfo, è uno strumento che intervenga sul lavoratore «quando sta lavorando. Il lavoratore che ha una riduzione dell’orario di lavoro, manterrebbe il lavoro nel posto di lavoro e le ore che non fa possono essere dedicate alla formazione. Questo dà valore aggiunto all’impresa e al lavoratore», ha detto Catalfo, «e sgraviamo un po' l’impresa del costo». Secondo la ministra, inoltre, «potrebbe usare le risorse che arrivano dall’Ue come il Sure».