"Sono molto preoccupato dell’atteggiamento di relax che ha assunto la popolazione del Sud e in particolare di quella della Sicilia negli ultimi giorni. C'è una sorta di liberi tutti. La errata consapevolezza che il peggio sia passato". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, intervenendo questa mattina a Omnibus su La7. "Chi fa questo è un irresponsabile", spiega, "e mette a rischio la propria vita e quella degli altri".
"La linea del rigore e della intransigenza finora ha pagato - ha sottolineato -. Ma sappiamo che il picco deve arrivare e lo aspettiamo per questo mese", ha aggiunto il governatore.
"Abbiamo limitato gli accessi in Sicilia anche con i traghetti, da 24 a 4 corse giornaliere essenzialmente utilizzati da pendolari, forze dell’ordine, e operatori sanitari. Siamo fermamente convinti che le due settimane che arriveranno sono quelle determinanti ed è in questo momento che bisogna tenere alta la guardia", ha poi aggiunto. "Abbiamo ridotto le corse dei treni e i voli aerei. Dobbiamo convincerci che in questo momento ogni siciliano sta bene dove si trova", ha aggiunto.
Musumeci si è poi soffermato sui dispositivi medici. "L'unità di crisi nazionale si era presa l’incarico di distribuire alle periferie i dispositivi di protezione, compresi i camici, ma anche i ventilatori, necessari per realizzare i posti di terapia intensiva. Sono arrivati in maniera insufficiente e inadeguata - ha ammesso -. Ci sono stati degli errori iniziali, che hanno creato un diffuso malessere soprattutto tra gli operatori sanitari, e di cui adesso è bene non si parli, perchè in tempo di guerra non si fanno processi".
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