Coronavirus, firmato il documento per la salute e la sicurezza dei lavoratori: cosa prevede
Raggiunta l’intesa tra sindacati e imprese: dopo un lungo confronto andato avanti nella notte, anche in videoconferenza con il governo, è stato firmato il "protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro". "Il Governo favorisce, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del protocollo", si legge nel testo. Il documento sottolinea nella premessa che «la prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione». È possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali e al lavoro agile e «si può prevedere anche la riduzione o la sospensione temporanea delle attività». Di seguito i singoli 13 punti: informazioni; modalità di ingresso in azienda; modalità di accesso dei fornitori esterni; pulizia e sanificazione in azienda; precauzioni igieniche personali; dispositivi di protezione individuale; gestione degli spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e snack); organizzazione aziendale (turnazione, trasferte e smart work); gestione degli orari di lavoro; rimodulazione dei livelli produttivi); gestione entrata e uscita dei dipendenti; spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione; gestione di una persona sintomatica in azienda; sorveglianza sanitaria, medico competente, Rls; aggiornamento del protocollo di regolamentazione. "È un protocollo molto chiaro e dettagliato che ora va attuato in tutte le aziende ed in tutti i luoghi di lavoro - sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan -. Definisce con chiarezza tutto quello che le imprese sono obbligate a fare, coinvolgendo i rappresentanti sindacali, per contenere la diffusione del virus e tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori in questa fase di grave emergenza sanitaria, anche utilizzando un periodo di sospensione della produzione e delle attività". "Si potranno usare gli ammortizzatori sociali, il lavoro agile, una diversa organizzazione aziendale, una nuova gestione degli orari e gli altri strumenti concordati, sino a quando gli interventi di messa in sicurezza del luogo di lavoro non saranno ultimati. E’ stata una lunga notte di discussione, ma alla fine è prevalso un senso di comune responsabilità e di positiva unità che ci porterà ad adottare tutte quelle soluzioni straordinarie ed urgenti che potranno favorire il contrasto nei luoghi di lavoro alla diffusione del virus in ragione delle specificità di ogni singola realtà produttiva e delle situazioni territoriali. La nostra priorità rimane quella di tutelare la salute ed il reddito di tutti i lavoratori italiani". "Dopo diciotto ore di un lungo e approfondito confronto, è stato finalmente siglato tra sindacati e associazioni di categoria il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per il bene del Paese, per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. L’Italia non si ferma". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.