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L'annuncio di Zingaretti: "Dopo le Regionali sciolgo il Pd e lancio un partito nuovo"

Nicola Zingaretti

Annuncio inaspettato del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che, in un colloquio con un quotidiano, ammette che dopo le Regionali che, secondo lui il Pd vincerà senza l’appoggio di Iv e M5s, "cambio tutto: sciolgo il Pd e lancio il nuovo partito".

"Non penso a un nuovo partito, ma a un partito nuovo, un partito che fa contare le persone ed è organizzato in ogni angolo del Paese", afferma Zingaretti. "La nuova legge elettorale ci indica una sfida: dobbiamo costruire il soggetto politico dell’alternativa, convocando un congresso con una proposta politica e organizzativa di radicale innovazione e apertura. Dobbiamo rivolgerci però alle persone, e non alla politica 'organizzata'".

"Dobbiamo aprirci alla società e ai movimenti che stanno riempiendo le piazze in queste settimane. Non voglio lanciare un’opa sulle sardine, rispetto la loro autonomia: ma voglio offrire un approdo a chi non ce l’ha".

Parlando del governo, "è inutile che ci giriamo intorno, non possiamo fare melina fino al 26 gennaio, non possiamo fare ogni giorno l’elenco delle cose sulle quali non c'è accordo nella maggioranza", dichiara Zingaretti. "Purtroppo questo è il risultato della cultura delle 'bandierine', in cui ci si illude di esistere solo se si difende una cosa. Lo dico ogni giorno a Conte e a Di Maio: un’alleanza è come un’orchestra, il giudizio si dà sull'esecuzione dell’opera, non sulla fuga di un solista che casomai dà pure fastidio alle orecchie", osserva, smentendo l'accusa si subalternità al Movimento: "La linea unitaria sta pagando, come dimostrano i sondaggi, e casomai apre contraddizioni in chi non vuole scegliere. L’Italia sta gradualmente tornando a uno schema bipolare".

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