Addio al bonus docenti voluto dal governo Renzi: le risorse verranno spostate ai fondi d'istituto cioè ritorneranno nella disponibilità della contrattazione di istituto. Molte scuole italiane avevano già adottato però questo criterio per limitare al massimo la discrezionalità dei dirigenti e dei comitati di valutazione: niente divisione tra docenti "bravi" e meno. La modifica è contenuta in un emendamento alla legge di Bilancio, approvato nei giorni scorsi. A renderlo noto il sottosegretario all'istruzione Peppe De Cristofaro che però precisa: "Questo non può bastare: bisogna rinnovare i contratti per adeguare gli stipendi dei docenti a quelli dei loro colleghi in Europa". Non è ancora chiaro se la novità partirà dall’anno in corso o dal prossimo. Solitamente le norme della legge di Bilancio si avviano dal primo gennaio ma visto occorre tenere conto che si tratta di una norma che riguarda l’anno scolastico e che le somme sono state già accreditate alle scuole. Il governo potrebbe intervenire anche in corso d’anno ma occorrerebbe riaprire tutte le contrattazioni d’istituto concluse entro lo scorso 30 novembre. Per Marcello Pacifico, presidente Anief, “lo spostamento del bonus merito nel fondo d’istituto è un provvedimento che non coglie il cuore del problema dei compensi dei docenti e del personale Ata: i nostri decisori politici sanno bene che la priorità rimane quella di vincolare gli stipendi, ridotti ai minimi termini, al costo della vita che è più avanti di quasi 10 punti percentuali”.