«Il nostro prossimo passo è tornare sui territori. Con iniziative che saranno realizzate in tutte le regioni d’Italia, liberando la creatività, valorizzando l’arte, favorendo l’interazione fisica fra i corpi». Lo si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook «6000 sardine», che tira le fila dopo l’incontro di questa mattina a Roma.
«Decine di iniziative a partire dal mese di gennaio, dopo che si saranno concluse le attività nelle piazze già in calendario. Nel corso della mattinata di oggi, i referenti delle sardine italiane si sono ritrovati e confrontati per definire i prossimi passi. Due ore di discussione divisi in gruppi a seconda delle regioni di provenienza, con l’obiettivo di definire le prossime iniziative che saranno sviluppate sui territori».
Fra queste: «Sardina amplifica sardina», che sarà organizzato nel Lazio, per raccogliere i bisogni dei territori attraverso sardine che saranno raccolte in un’unica rete simbolica; «Tutti sullo stresso treno», un treno di sardine che attraverserà la Liguria fino alla Francia; «Staffetta delle sardine», che sarà realizzata in Sicilia per raggiungere anche le zone con situazioni critiche e complesse», si legge ancora. «Oggi per queste nuove iniziative si sono gettate le basi, che saranno poi sviluppate nelle prossime settimane e presentate nel dettaglio. Un denominatore comune emerso da tutte le proposte è l’attenzione alle zone periferiche, alle piccole città e alle località di provincia. Uno degli obiettivi delle Sardine fino a fine gennaio sarà raggiungere il più possibile territori che, spesso perché in difficoltà, si sono rivelati più vulnerabili ai toni populisti».
«Nessuna discussione, invece, su temi politici specifici, che per definizione sono complessi e non possono essere affrontati in una mattinata in modo adeguato. Negli ultimi 30 giorni le sardine hanno scatenato una straordinaria energia, occorrerà molta pazienza per dare anche un’identità politica a questo fenomeno. E’ la stessa pazienza che chiediamo al mondo dei media. Capiamo l’urgenza di avere risposte ma ribadiamo che queste, invece, possono maturare solo con il tempo, e con la costruzione di un percorso condiviso che continuerà a rafforzarsi nelle prossime settimane», prosegue la nota. «Ciò che è certo è che le sardine si sono riunite per combattere tutte le forme di comunicazione politica aggressive, che strizzano l’occhio alla violenza, verbale o fisica, online o offline», concludono le Sardine. «Ribadiamo i punti emersi dalla piazza di Roma e condivisi durante la giornata di oggi», a partire dalla fiducia nelle istituzioni e dalla richiesta di "abrogare» i decreti sicurezza.
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