Una buona notizia per chi riceve bollette 'pazze' per la fornitura di energia elettrica, gas, acqua, servizi telefonici, televisivi e internet. Oltre al rimborso delle somme eventualmente versate e non dovute, si ha diritto a ricevere anche una somma ulteriore "pari al 10% dell'ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non inferiore a 100 euro". La misura è prevista da un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio al Senato. Il rimborso può avvenire o con lo "storno nelle fatturazioni successive" o con "un apposito versamento". L'emendamento è stato presentato da Fratelli d'Italia e firmato da Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati e Giovanbattista Fazzolari al Senato. Il meccanismo, spiegano "avvia una rivoluzione a favore dei consumatori attraverso una sorta di meccanismo di responsabilizzazione dei gestori, che ci auguriamo crei un forte disincentivo ad una pratica troppo diffusa, e cioè alla richiesta di importi non dovuti da parte dei gestori di servizi pubblici essenziali". E spiegano nel dettaglio: "Riguardo l'emendamento delle 'bollette pazze' - prosegue - si stabilisce il diritto dell'utente ad ottenere oltre al rimborso delle somme eventualmente versate, anche il pagamento di una penale pari al 10 per cento dell'ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non inferiore a 100 euro. Le modalità di rimborso sono scelte dall'utente che potrà optare per lo storno nelle fatturazioni successive o per un apposito versamento, entro un termine in ogni caso non superiore a 15 giorni dall'accertamento o dal riscontro positivo alla dichiarazione autonomamente trasmessa dall'utente".