Torna in libertà Marcello Dell'Utri. L'ex senatore di Forza Italia era stato condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, in detenzione domiciliare per motivi di salute da luglio del 2018.
Chi è Marcello Dell'Utri: biografia e carriera
Marcello Dell'Utri è nato a Palermo l'11 settembre del 1941. Dopo aver conseguito la maturità classica a Palermo, studia a Milano laureandosi in giurisprudenza presso l'Università Statale. Qui conosce Silvio Berlusconi e dal 1964 lavora per lui come segretario. Dopo essersi trasferito a Roma per un paio di anni, torna in Sicilia dove comincia a lavorare per la Cassa di Risparmio delle Province Siciliane a Catania e l'anno seguente (1971) viene trasferito alla filiale di Belmonte Mezzagno. Nel 1974 torna a Milano presso l'Edilnord su richiesta di Silvio Berlusconi, per il quale svolge la mansione di segretario.
Negli anni 80 comincia la sua attività in Publitalia '80, la società per la raccolta pubblicitaria della Fininvest fondata nel 1979 da Silvio Berlusconi, dal quale riceve la nomina di amministratore. Nel 1984 richiede ed ottiene la nomina ad amministratore delegato del gruppo Fininvest.
Marcello Dell'Utri e la fondazione di Forza Italia
Nel 1993 fonda Forza Italia insieme a Berlusconi, lasciando la carica di presidente di Publitalia '80. Nel 1995 viene arrestato a Torino con l'accusa di aver inquinato le prove nell'inchiesta sui fondi neri di Publitalia '80. Nel 1996 è deputato al Parlamento nazionale, dal 1999 è parlamentare europeo e nelle elezioni politiche del 2001 viene eletto Senatore della Repubblica. Nel gennaio 1996, Dell'Utri diventa deputato di Forza Italia in Parlamento. Nel 2001 è eletto Senatore della Repubblica nel collegio 1 di Milano. Come senatore ha ricoperto, tra le altre, la carica di Presidente della Commissione per la Biblioteca del Senato ed è stato riconfermato nel 2006. Nel 2008 è stato ricandidato al Senato, ed eletto, nel PdL nonostante nel frattempo fosse stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.
La condanna di Marcello Dell'Utri
Il 19 gennaio 2013, dopo che il procuratore generale di Palermo ha richiesto sette anni di carcere per Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, il senatore dichiara di volersi ritirare dalla scena politica in vista delle nuove elezioni politiche di febbraio. Il 9 maggio 2014, dopo una lunga udienza, la I sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso degli avvocati di Dell'Utri, confermando quindi in via definitiva la condanna inflitta il 25 marzo 2013 dalla Corte d'Appello di Palermo. A seguito della pronuncia della Cassazione, la Procura generale presso la Corte d'Appello di Palermo ha emesso un mandato di cattura a carico di Dell'Utri, che va ad unirsi agli altri documenti trasmessi al governo libanese ai fini dell'estradizione.
Dopo un periodo di latitanza viene arrestato a Beirut il 12 aprile e il 13 giugno viene estradato e condotto nel carcere di Parma. L'8 maggio 2016 viene accolta la sua richiesta di trasferimento al carcere di Rebibbia. Infine, ai domiciliari per ragioni di salute. Ha goduto della liberazione anticipata prevista dalla legge. Le vicende giudiziarie dell'ex manager di Publitalia però non si sono ancora concluse: è imputato al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. In primo grado ha avuto inflitti 12 anni. L'appello è in corso. L'ex senatore è sotto processo anche a Napoli e Milano per la sottrazione di centinaia di libri antichi.
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