Spunta una ipotesi di modifica nell'ambito del reddito di cittadinanza: un incentivo ad accettare anche lavori di breve durata o con redditi "marginali" mentre si è all'interno del programma del sussidio. La proposta arriva dal Movimento 5 Stelle in Commissione Bilancio al Senato. L'emendamento introduce la "sospensione" del beneficio, anziché la decadenza, in caso di variazioni del reddito dovute ad occupazione con lavoro subordinato, sospensione prevista per la durata del contratto. Se il lavoro si protrae oltre la fine dell'anno in cui è iniziato resta la decadenza. Intanto, adesso le aziende che volessero assumere percettori del reddito di cittadinanza ottenendo il beneficio previsto dalla legge potranno farlo. L'Inps infatti ha rilasciato la procedura informatica per richiedere l'incentivo per l'assunzione dei percettori. Il bonus spetta ai datori di lavoro che assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato i beneficiari di reddito di cittadinanza. L'agevolazione consente alle imprese che assumono titolari di reddito di avere l'esonero dei contributi previdenziali (non di quelli Inail) nel limite dell'importo mensile del Rdc percepito dal lavoratore all'atto dell'assunzione. Il tetto massimo sarà di 780 euro al mese e lo sgravio si potrà percepire per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario stesso (ma comunque per almeno 5 mensilità). Il Pd invece ha depositato in commissione Bilancio al Senato circa 900 emendamenti. In partivcolare propone di rendere meno pesante la "sugar tax", la tassa sulle bevande con zuccheri aggiunti. Un emendamento a prima firma di Andrea Marcucci prevede infatti che l'imposta sia ridotta da 10 a 8 euro a ettolitro e da 0,25 euro a 0,20 euro per chilogrammo, per i prodotti da diluire. Inoltre si chiede di far slittare l'imposta al primo febbraio. L'intervento ridurrebbe gli incassi previsti dalla "sugar tax" di circa 68 milioni nel 2020. Deriverebbero "145,6 milioni di euro per l'anno 2020, 252,6 milioni di euro per l'anno 2021, 253,8 milioni di euro per l'anno 2022, 319,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 284,9 milioni di euro per l'anno 2025 e 365,9 milioni di euro a decorrere dall'anno 2026". Nella versione attuale della manovra la tassa sugli zuccheri aggiunti porterebbe invece "214 milioni di euro per l'anno 2020, 305 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, 375 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 340 milioni di euro per l'anno 2025 e 421 milioni di euro a decorrere dall'anno 2026". Il Pd propone anche di abbassare la tassazione sulle auto aziendali che si applicherà, comunque, solo dalle nuove immatricolazioni a partire da gennaio 2020. Si prevede che l'auto aziendale concorra al reddito per il 15% anziché il 30% quando si tratti di auto ibride o elettriche o se concesse in uso promiscuo ad agenti e rappresentanti, elevato al 40% in caso di emissioni fino a 95 grammi per km. Sale poi al 60%, come già previsto, in caso di emissioni fino a 160 grammi per km e al 100% oltre.