Il bonus per gli asili nido consentirà «la sostanziale gratuità» degli asili nido per la maggior parte delle famiglie italiane. La misura scatterà «già dal primo gennaio». A riferire sulle importanti novità previste nella manovra è il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Fino ad oggi tutti, anche le famiglie meno abbienti, pagano la retta dell'asilo pubblico, sebbene sia proporzionale al reddito familiare. Dal 2020-2021, invece, per molte famiglie dovrebbe essere totalmente gratuito. La misura riguarderà in particolare le famiglie delle fasce medio-basse, non tutti dunque. La soglia di reddito non è stata ancora definita, anche se il governo ritiene che a beneficiarne sarà una buona parte degli italiani.
Sempre sul fronte degli asili nido, il governo prevede l'aumento dei posti «oggi insufficienti in particolare nel Mezzogiorno», aggiunge Gualtieri. In tutto nel triennio, ricorda, si stanziano 2,8 miliardi in più per la famiglia.
Per quanto riguarda le tasse: La manovra «riduce le tasse rispetto a quelle previste in legislazione dal governo precedente e le riduce anche al netto dell’Iva», ha detto il ministro. Ci sarà, ha spiegato, «una riduzione di 7,1 miliardi della pressione fiscale rispetto all’anno precedente».
Anche «l'unificazione di Imu-Tasi in un unico tributo» è costruita in modo da «assicurare l’invarianza di gettito, quindi non si tradurrà in un aggravio per i contribuenti», ha assicurato il ministro.
Quella sulle auto aziendali è una misura che «va migliorata per evitare che si traduca in un aumento sella pressione fiscale sui lavoratori dipendenti - ha sottolineato -. Siamo al lavoro per un miglioramento della norma, che salvaguardi l’obiettivo di incentivare il rinnovamento del parco, ma modulando tempi e forme», in modo anche da «garantire che modalità e tempi siano coerenti con i piani produttivi del settore automobili».
Anche la plastic tax va migliorata insieme con il Parlamento, aggiunge Gualtieri: «La plastic tax deve essere migliorata e riformulata per evitare effetti negativi su una filiera produttiva molto importante. Abbiamo avviato una riflessione tecnica e auspichiamo che il Parlamento intervenga per migliorare questa misura».
La misura, ha spiegato, «è stata immaginata esclusivamente sulla plastica monouso non compostabile. È ragionevole che si usi anche la leva fiscale per incentivare e sostenere una graduale riduzione della plastica monouso che va anche riciclata. Pensare che solo il riciclo possa risolvere il problema è un errore».
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