Lunedì 23 Dicembre 2024

Riforma dei rifiuti in Sicilia, tutto rinviato: all'Ars 700 emendamenti

Era il giorno della riforma dei rifiuti, ma i lavori dell'Ars sono durati un minuto e 49 secondi, giusto il tempo di aprire la seduta e dare la parola al presidente della commissione Ambiente e Territorio: Giusy Savarino, alla luce dei circa 700 emendamenti al testo, ha chiesto un approfondimento in commissione. "Li esamineremo lunedì - ha detto Savarino intervenendo in aula - chiediamo dunque un rinvio dei lavori alla prossima settimana". Il presidente Gianfranco Miccichè subito dopo ha chiuso la seduta aggiornando i lavori a martedì alle 16. Il testo messo a punto dall'assessore Alberto Pierobon e dal presidente Musumeci punta sulla definitiva chiusura dei 27 Ato e delle Srr che dovevano sostituirli ma che nei fatti non sono mai entrati in funzione. Al loro posto la giunta ha previsto la creazione di 9 Ada: sono enti pubblici – a differenza di Ato ed Srr che sono società miste – il cui perimetro di azione coincide con quello delle ex province. Al loro interno i sindaci consorziati programmano il sistema decidendo se e quali impianti realizzare ed eventualmente dove. In più le Ada affideranno il servizio di raccolta bandendo le gare d'appalto per l'intero territorio. Non potrà più accadere, quindi, che un singolo Comune faccia un appalto per il proprio perimetro urbano. Il nodo è però proprio la classificazione pubblica delle Ada e la loro organizzazione, che non piacciono a grillini e Pd. E poi c'è il problema del personale: i circa 11 mila addetti al settore dovrebbero passare ai nuovi enti e alle ditte che si aggiudicheranno il servizio di raccolta. E tuttavia una parte di questo personale potrebbe essere costretto a fare una selezione, in quanto è entrata nei vecchi Ato senza concorso. E' un altro punto cruciale della riforma su cui si è creato un fronte trasversale di opposizione. Pierobon ha sempre ricordato che i punti fondamentali della riforma rispondono alle obiezioni che la Corte dei Conti e l'Anac hanno sempre sollevato sul vecchio sistema. Prima di andare in aula, la prossima settimana, il presidente Musumeci cercherà di trovare una sintesi sia con la maggioranza che con l'opposizione. Se non ci riuscirà, il cammino della legge all'Ars sarà lungo e tutto in salita.

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