Venerdì 22 Novembre 2024

Seggiolini antiabbandono: "Per avere il contributo serve un altro decreto"

Auto, in arrivo seggiolini per bimbi 'anti distrazioni'

Nuovo capitolo per quanto riguarda i seggiolini antiabbandono: per avere i 30 euro di contributo servirà un altro decreto. E ad usufruirne sarà comunque il 30% degli aventi diritto, e solo i più rapidi a farne richiesta. A denunciarlo è Giordano Biserni, presidente dell’Associazione amici sostenitori polizia stradale, che pur giudicando "lodevole" l’elevazione della copertura a 15 milioni di euro ottenuta dal ministro De Micheli, rileva che "il contributo 2019 soddisferà 503.000 famiglie, quello del 2020 solo 33.300. Le nascite seppur in calo hanno visto una media di 460 mila bambini nati negli ultimi 4 anni. Insomma il 70% dei genitori sarà escluso dall’agevolazione". Il provvedimento sui seggiolini ha avuto un'accelerata dopo il recente drammatico caso di Catania del 19 settembre scorso, quando un ingegnere ha dimenticato il figlio di 2 anni chiuso in auto per oltre 5 ore, sotto al sole cocente causandone la morte. "Nel frattempo - ricorda Biserni - siamo anche in attesa di capire, con circolare del ministero dell’Interno, quando le nuove norme sull'obbligo di utilizzo del dispositivi anti-abbandono per i minori di 4 anni entreranno in vigore, se dal prossimo 7 novembre oppure 120 giorni dopo l’entrata in vigore per cui dal 6 marzo 2020 come indicato dalla legge 117/2018". "La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 23 ottobre del decreto attuativo del ministro delle Infrastrutture e Trasporti numero 122 del 2 ottobre credevamo avesse messo il punto finale alla vicenda che si trascinava da oltre un anno - ammette il presidente dell’Asaps -. Ma il decreto fiscale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre appena entrato in vigore, fornisce ulteriori elementi, utili a comprendere quali agevolazioni fiscali siano a disposizione dei genitori dei nuovi nati sotto forma di contributo". Presso il ministero delle infrastrutture e dei Trasporti viene istituito un fondo ad hoc e viene autorizzata la spesa di 15,1 milioni di euro per il 2019 e di un milione di euro per il 2020. Le agevolazioni consistono nel riconoscimento di un contributo, fino ad esaurimento delle risorse di cui al primo periodo, della somma di 30 euro per ciascun dispositivo di allarme acquistato. Ma è "con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, da adottare entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto", che vengono disciplinate le modalità attuative della disposizione, "anche al fine di garantire il rispetto del limite di spesa". "Dovremo attendere un altro decreto per ricevere 30 euro di contributo - conclude Biserni - e valutate le nascite nel nostro Paese saranno molte le famiglie che non potranno usufruirne".

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