Dieci anni fa nasceva, tra lo scetticismo da un lato e la curiosità dall'altro, il Movimento Cinque Stelle. Era il 4 ottobre del 2009 quando Beppe Grillo ebbe l'intuizione e insieme a Casaleggio crearono il movimento che dal "Vaffa" passò, in quattro anni, ad essere organizzato e ad eleggere i primi rappresentanti locali: qualche consigliere comunale, regionale e nel 2012 i primi sindaci tra cui Federico Pizzarotti, a Parma.
Con il consenso popolare cresce l'attenzione dei giornalisti e aumentano gli attivisti. Tra il 2013 e il 2018, la svolta nazionale e Vito Crimi, siciliano trapiantato a Milano, diventa uno dei primi candidati M5s in Lombardia, per poi approdare in parlamento con le elezioni del 2013. Lui e la deputata Roberta Lombardi vengono eletti capigruppo al Senato e alla Camera.
Il Movimento negli anni mutua, diventa il primo partito in Italia e il nuovo leader, Luigi Di Maio, riesce anche a diventare ministro. In dieci anni il Movimento ha subito cambiamenti ma non si è dissolto bensì è cresciuto, coinvolgendo delusi di destra e di sinistra, disoccupati e avvocati, operai e ambientalisti. C'è di tutto nel M5S e oggi Beppe Grillo, sul suo blog, celebra i 10 anni con un lungo post in cui il fondatore e garante del Movimento fa il punto anche sull’alleanza col Pd.
"Se io fossi il Movimento oggi sarebbe il mio compleanno… ok, passi… mi chiedono di fare il discorso: ma cosa direbbi? (così con i verbi siamo a posto). In questo periodo - scrive - c’è molta attenzione mediatica rivolta alle mie uscite, in questo momento non ci sto pensando per nulla. Mi sono liberato completamente delle letture in chiave strategico/politica anche dei colpi di tosse. Se siamo riusciti ad allearci con il Pd (e loro con noi) possiamo vederla in due modi: necessità di poltrone oppure uno step evolutivo della politica. Le mummie - continua - ci chiamano democristiani? Opinione di mummia resta”.
Grillo celebra i dieci anni con la foto di una torta di compleanno e la scena finale del film di Roberto Rossellini ‘Francesco, giullare di Dio’. “Superato il girone dei gufi neri e saltato a piè pari quello dei masticabrodo - scrive ancora Grillo - mi ritroverei nella selva delle primedonne. Ah… turpe momento del cammino, irto di trappole per gli istrioni. Vi assicuro una cosa: se riusciamo a superare le trappole anti-istrione iniziamo ad intravedere qualcosa di davvero nuovo”.
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