Giovedì 19 Dicembre 2024

Pronto il decreto sui migranti, Di Maio: ridotti a 4 mesi i tempi dei rimpatri

Presentato alla Farnesina il nuovo decreto interministeriale Esteri-Giustizia-Interni sui migranti. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in conferenza stampa, ne ha illustrato i punti salienti spiegando cosa prevede. "E' stato un lavoro di squadra: ringrazio il ministro Bonafede, il presidente Conte e la ministra Lamorgese perchè noi stamattina firmiamo il decreto ministeriale che ci permette di portare le misure per stabilire se un migrante può stare in Italia da due anni a 4 mesi". "Sui migranti presentiamo un decreto che non urla ma fa i fatti", ha aggiunto. Ma è solo il "primo step del nostro piano per i rimpatri sicuri", ha aggiunto il ministro ribadendo che la misura "porterà da due anni a quattro mesi i rimpatri verso una serie di Paesi". Secondo Di Maio sui rimpatri "siamo ancora all'anno zero" e ha sottolineato che "anche negli ultimi quattordici mesi è stato tutto fermo. "Non credo - ha aggiunto - che la redistribuzione sia la soluzione definitiva" ma "lo step importante è fermare le partenze". Come ha spiegato il capo della Farnesina, i Paesi inseriti nel nuovo decreto sono Algeria, Marocco, Tunisia, Albania, Bosnia, Capo Verde, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Senegal, Serbia e Ucraina. Gli accordi consentiranno di accorciare i tempi dei rimpatri. E ha pubblicamente ringraziato il Marocco per la partecipazione al programma. "In questi anni noi non abbiamo rafforzato le nostre relazioni con il Marocco, manchiamo da un po'. Sicuramente sarà oggetto di uno dei miei prossimi viaggi, insieme alla Tunisia dove vedremo il gruppo di lavoro misto italo-tunisino per implementare l'accordo sui rimpatri". Sul fondo rimpatri, che può arrivare fino a 50 milioni di euro, Di Maio ha spiegato: "Non è il fondo che ci serve per pagare le spese di rimpatrio ma il fondo che ci permette di implementare gli accordi attraverso i progetti di cooperazione allo sviluppo". E ha precisato che "oggi il fondo dispone di cifre irrisorie, 2-4 milioni di euro, ma può arrivare fino a 50 milioni".

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