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Conti in rosso, Miccichè attacca il governo: "Non si boicotti l'Ars con informazioni false"

Resa dei conti all'Ars dove è intervenuto oggi il presidente Gianfranco Miccichè in aperta polemica col governo Musumeci. "Mai il governo può pensare che questo Parlamento faccia qualcosa per boicottare o rallentare la sua azione. Sarei un pazzo, l'interesse di tutti noi è quello di aiutare la Sicilia, che è debole, e l'economia che non è sana. La cosa peggiore sarebbe boicottarla, ma la cosa peggiore è anche chi tenta di boicottare questo Parlamento dando informazioni che non corrispondono al vero", ha detto.

Nei giorni scorsi Miccichè, in polemica col governo Musumeci e in particolare con l'assessore Gaetano Armao, aveva detto che in aula avrebbe affrontato il tema dei conti in rosso.

«Il presidente della Regione ha detto che il Parlamento tiene nei cassetti leggi di riforma, parole che mi hanno amareggiato. Mai in questo Parlamento è stata tenuta nascosta una legge o una iniziativa del governo, qui cassetti non ce ne sono e se c'è qualche cassetto dico al governo che chiavi non ce ne sono: chi vuole verificare i contenuti nei cassetti può farlo. Come è stato detto i collegati sono stati richiesti dall’esecutivo per velocizzare i tempi dell’approvazione del bilancio entro una data tale che evitasse lunghi esercizi provvisori».

Il disavanzo della Regione al momento è pari a 7,2 miliardi, di cui 1 miliardo circa di maggiore deficit. Comunicando in aula la decisione del Consiglio dei ministri di impugnare gli articoli 5, 12 e 15 del collegato generale, Miccichè ha aggiunto: "Preciso che l’eventuale accoglimento da parte della Corte costituzionale dell’impugnativa" da parte del CdM di parte delle norme del "collegato" generale all’ultima legge regionale di stabilità "determinerebbe un peggioramento del disavanzo pari a 64,4 milioni di euro". Lo ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè,

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