Venerdì 22 Novembre 2024

Regione senza soldi e spese bloccate, Musumeci: "Mai più Collegati"

Palazzo dei Normanni

"Non riproporremo più i collegati, pensavamo che un bilancio snello potesse essere una soluzione. Ma i collegati sono frutto del Parlamento e il governo per stile non interviene mai a commentare le sue proposte". Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in conferenza stampa a Palazzo d'Orleans sulla situazione finanziaria della Regione. Intanto, nelle ultime ore si è fatta avanti la possibilità di approvare un collegato senza spese, tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima. La sforbiciata è stata resa necessaria per l'impossibilità di coprire finanziariamente tutte le norme del vecchio testo, per il quale sarebbero serviti circa 40 milioni di euro. Con la nuova riscrittura scende a 25 il numero degli articoli del "collegato" ma la strada non è così agevole. Il ddl è all'esame della commissione Lavoro dell'Ars; sul testo incombono però 62 sub-emendamenti. L'ipotesi è di trovare un accordo per votare il testo base, in questo caso cadrebbero i sub-emendamenti. Musumeci, durante la conferenza, ha anche annunciato di aver "nominato un esperto di caratura nazionale per fare emergenze i residui non accertati nel passato e avviare con la Corte dei Conti il definitivo risanamento del bilancio della Regione". "Il disavanzo della regione è di 7,3 miliardi, il frutto di circa 30 esercizi finanziari e non negli ultimi tre anni", ha spiegato, Musumeci, che ha aggiunto: "Con la delibera dell’8 agosto abbiamo risposto alla richiesta della Corte dei Conti e abbiamo accertato un maggiore disavanzo per circa 400 milioni di euro, partite passate e relativi a capitoli di spesa sanitari". "Ci sono tante riforme proposte dal governo chiuse nei cassetti dell'Ars. Cosa si aspetta - continua - ad approvare la legge sui rifiuti? Si può fare in due settimane: perché si vuol tenere la Sicilia sotto la spada di Damocle? A chi serve dopo un anno non approvare questa legge? Per dire che il governo Musumeci non ha approvato la riforma o per garantire qualche posizione di rendita?". Musumeci si è soffermato sui disegni di legge fermi all'Ars: "il ddl sui consorzi di bonifica che darebbe dignità ai lavoratori e serenità agli agricoltori; il riordino dell'istituto zooprofilattico, la riforma della polizia locale, gli interventi urgenti in materia di abusivismo lungo corsi acqua, la riforma dell'Ipab, il ddl sul tabagismo". "Sono tutte proposte di riforma di questo governo che rimangono ancora nei cassetti dell'Ars - ha affermato - L'opposizione invece di fare terrorismo cominci a fare gli interessi della Sicilia, accelerando la discussione di questi ddl. Inutile presentarne altri, aspettiamo che quelli proposti vengano approvati, poi ne depositeremo altri 3-4". "Io da questo momento non faccio più sconti a nessuno - afferma -, il Pd ha guidato per 7 anni questa Regione e da loro mi aspetto collaborazione e responsabilità".

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