Lunedì 23 Dicembre 2024

La Regione non ha più soldi: spese a rischio, stop subito al Collegato

Nello Musumeci

La Regione non ha più un solo euro per dare copertura alle leggi che l'Ars dovrà approvare. E così, a pochi giorni dalla ripresa dell'attività del Parlamento dopo le ferie, tutto si è fermato stamani. Stop subito al Collegato, la mini Finanziaria, che stanziata contributi e fondi agli enti per 40 milioni. Ma il rischio è che si fermino fino a fine anno tutte le leggi di spesa. Lo ha comunicato il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, alla commissione Cultura che era riunita proprio per esaminare il Collegato. Miccichè ha avuto un confronto con Musumeci e Armao e non ha avuto garanzia sulla disponibilità di fondi a causa del fatto che la Regione dovrà ripianare presto un altro buco da 400 milioni. Ecco la lettera con cui il presidente dell'Ars chiede informazioni al governatore (clicca qui). E sul governo piovono subito critiche. "Il Governo Musumeci, oggi in Commissione, ha ammesso che non ci sono le coperture finanziarie per il Collegato - commenta il presidente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro all’Ars, Luca Sammartino -. E' un gesto irresponsabile che mette in crisi i teatri siciliani, in particolare il Bellini di Catania, lo Stabile di Catania, l’Ente autonomo regionale “Teatro di Messina”, il Taormina Arte, il Teatro Massimo di Palermo, le associazioni culturali, sportive, quelle che lottano contro la mafia, i lavoratori del mondo degli enti regionali. Avevo chiesto un gesto di responsabilità perché ero preoccupato dalla possibilità che non ci sarebbero state le coperture di spesa". E aggiunge: "Ora il Governo ha certificato la mancanza di coperture e ha quindi nascosto al Parlamento le difficoltà economiche della nostra Regione.  Siamo profondamente preoccupati di quello che sarà il destino di migliaia di lavoratori siciliani. Adesso vogliamo chiarezza sui conti della Regione. Siamo stanchi dei racconti di Musumeci. Ognuno si assumi la propria responsabilità". A Sammartino replica Alessandro Aricò, capogruppo all'Ars di DiventeràBellissima: «Ad essere irresponsabili sono le dichiarazioni del deputato Sammartino. Il governo regionale, infatti, ha detto una cosa molto semplice: non è prudente approvare norme di spesa nel corso del giudizio di parifica. Ciò significa, quindi, che dopo la parifica lo si potrà fare. L’onorevole Sammartino fa finta di non sapere che nel 2015 il governo regionale da lui sostenuto non è stato in grado di attuare la riforma del bilancio della Regione e ha lasciato in eredità ben 7 miliardi di debiti. É paradossale, quindi, che gli incapaci di ieri si assumano meriti non propri e abbiano perfino l'ardire di puntare l'indice contro il governo Musumeci che oggi sta risanando i conti della Regione».

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