Venerdì 22 Novembre 2024

No al Collegato, all’Ars l’asse Pd-M5s mette in crisi il governo

L'asse Pd-grillini conquista anche un pezzo di Sicilia Futura e mette subito in crisi il centrodestra all'Ars. L'effetto pratico è quello di spingere il Collegato alla Finanziaria verso il precipizio. L'effetto politico è quello di mandare un messaggio di forza al governo Musumeci. I fatti. L'Ars ha riaperto i battenti dopo 41 giorni di ferie. Subito sul tavolo il Collegato, cioè i 98 articoli che stanziano contributi una cinquantina di milioni a favore di enti e associazioni insieme a varie misure care ai deputati. Il presidente dell'Ars, Gianfranco Micciché, ha proposto di riscrivere questo disegno di legge per accelerarne la votazione tagliando alcuni commi ritenuti superflui o senza copertura finanziaria: ne è venuto fuori un testo più snello ma comprendente comunque 22 pagine di commi e finanziamenti per un valore di circa 28 milioni. A questo punto Pd e grillini si sono opposti, rifiutandosi di dare priorità a questo testo. Miccichè ha informato che il nuovo testo sarebbe stato ugualmente esaminato in commissione Bilancio domani per arrivare poi all'Ars la prossima settimana. E tuttavia i capigruppo di Pd e grillini, Giuseppe Lupo e Francesco Cappello, hanno rilanciato chiedendo di stoppare del tutto il Collegato, sia nella forma maxi (i 98 articoli) sia in quella semplificata. Una richiesta sostenuta a sorpresa da Nicola D'Agostino di Sicilia Futura, il movimento di totò Cardinale che nei mesi scorsi si era apertamente schierato con il centrodestra abbandonando il Pd. Forte di questi numeri (che valgono 32 deputati su 70 all'Ars) e sfruttando le numerose assenze nel centrodestra, Pd e grillini hanno chiesto di votare lo stop definitivo al Collegato. Micciché si è opposto, spiegando che quel testo prevede anche norme che permettono di pagare gli stipendi a varie categorie. Poi il presidente dell'Ars, in evidente difficoltà, ha sospeso l'aula in attesa di trovare una mediazione con l'opposizione. Se ne riparlerà dopo le 20 di stasera. Resta il fatto che Pd e grillini hanno subito mostrato la forza che può avere in Sicilia un patto come quello che proprio nelle stesse ore a Roma sta per essere suggellato dal voto di fiducia anche del Senato. "Il governo Musumeci riparte col piede sbagliato: annuncia di volere evitare l’esercizio provvisorio ma invece di lavorare al testo della nuova manovra presenta un maxiemendamento ai ‘ddl collegati’, connessi alla scorsa finanziaria", commenta Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars. "Abbiamo chiesto il rinvio in commissione dei collegati – aggiunge - per un doveroso approfondimento di un pacchetto di ben 64 norme firmate da governo e capigruppo di maggioranza".

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