AGGIORNAMENTO ORE 14:22: "E' stato un incontro che si è svolto nel giorno nel quale l’Istat conferma purtroppo alcuni dati negativi per la nostra economia, dati che confermano la necessità di una svolta e l’esigenza di aprire quella che lo stesso presidente incaricato ha chiamato una nuova stagione politica per il Paese". Lo dice il segretario Pd Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte. "Taglio delle tasse per i salari medio-bassi", è poi la prima priorità indicata dai dem. "Noi - continua - notiamo che la prospettiva di avvio di una stagione politica nuova è stata salutata dai mercati con il calo dello spread, che apre nuove prospettive di investimento". "Abbiamo posto il tema delle politiche sicurezza urbana, sulla quale c'è stata molta propaganda: significa chiudere il contratto con le forze dell’ordine, investire sulle forze dell’ordine, riaprire la grande stagione delle periferie e di una strategia di sicurezza delle città". AGGIORNAMENTO ORE 12:46: "Dopo il fallimento del governo siamo convinti che le maggioranze per essere garanzia di efficienza e stabilità si devono formare prima del voto da forze politiche omogenee e valoriali. Sarebbe stato assolutamente meglio ridare la parola agli italiani". Lo ha detto Silvio Berlusconi al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte. "Abbiamo manifestato al presidente il nostro doveroso rispetto istituzionale, naturalmente abbiamo espresso il nostro dissenso per un'operazione politica che si sta mettendo in atto, fragile e del tutto inadatta a risolvere i problemi del Paese. Sarebbe un errore madornale l'aumento dell’Iva perché si ridurrebbe la domanda interna e aumenterebbero le spese delle famiglie", ha aggiunto. Il Cavaliere ha poi voluto parlare del centrodestra ricordando di aver formato il centrodestra in Italia. "Il centrodestra è la nostra casa politica", ha detto. "Noi continuiamo a credere che solo un centrodestra vero e nuovo rappresenterebbe la vera maggioranza degli italiani". AGGIORNAMENTO ORE 11:18: "Speravamo di poter avere una discussione con Conte sul futuro per capire se si troveranno i voti. Speriamo che non si trovino e si torni al voto". Lo ha detto Lucia Bergonzoni sottosegretario della Lega al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte. "Non siamo riusciti a capire quale sarà l’indirizzo del presidente incaricato. Ha idee completamente diverse dalla Lega su immigrazione, quota 100 ed autonomie. Ha detto che difenderà i provvedimenti fatti ma si è detto pronto a modifiche, anche se non ci ha detto quali", conclude. "I presidenti di commissione non si dimetteranno. Assolutamente no". Lo ha ribadito Claudio Durigon della Lega. "Sono lì e restano. Del resto, a suo tempo io ho votato per Fico...", conclude. AGGIORNAMENTO ORE 11:08: "Conte sbaglierebbe molto se pensasse di essere l’uomo solo al comando che risolve i problemi del paese. Chi ha fatto esperienza di governo sa che questa presunzione porta normalmente o al Papeete o a cadute rovinose", lo afferma il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio, a Circo Massimo su Radio Capital. A proposito della questione della nomina di un vicepremier dem, Delrio aggiunge: "Sicuramente sarebbe un modo per partire con uguale rispetto ed equilibrio tra le varie componenti che danno vita a questo governo, che deve durare a lungo". AGGIORNAMENTO ORE 10:05: "A Conte abbiamo ribadito che Fdi sarà nettamente alla opposizione di questo governo: una opposizione che sarà senza sconto alcuno a un governo inaccettabile che si fonda su una alleanza tra partiti che fino a ieri litigavano e che nasce solo per una operazione di potere ed impedire il voto dei cittadini". Lo dice Luca Ciriani capogruppo di Fdi al Senato al termine del primo incontro delle consultazioni di Conte. Come anticipato non era presente Giorgia Meloni.
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Seconda giornata di consultazioni per il premier incaricato Giuseppe Conte che, dopo avere ricevuto l'ok da parte dei partiti numericamente "minori" in Parlamento, oggi incontra Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Pd e M5S. Assenze annunciate quelle della Meloni e di Salvini. Conte entro metà della prossima settimana vorrebbe sciogliere la riserva e salire al Quirinale ma sono diversi i nodi ancora da sciogliere. Il primo riguarda il o i vice premier e al momento rimangono tre le ipotesi: un solo vice del Pd come rivendicano i dem, due vice con il M5S che vuole Di Maio, anche ieri difeso dai suoi capigruppo e ultima soluzione nessun vicepremier e un sottosegretario a Palazzo Chigi che sarebbe del Pd. E stamattina, il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, ai cronisti che lo interpellavano all’ingresso di Montecitorio, ha detto che "il tema del vice premier non è centrale in questo momento. Nel senso che, sia Di Maio che Zingaretti, hanno deciso che sarà Conte ad affrontarlo" dopo queste consultazioni. "Non è escluso che alla fine del giro, Conte incontri Di Maio e Zingaretti", ha annunciato Di Stefano. Soltanto dopo che sarà sciolto questo nodo si potrà parlare di ministeri e ministri mentre per quanto riguarda il programma da presentare a Mattarella ci sarebbero alcune divergenze che vanno riviste nel più breve tempo possibile. Non sembrerebbe essere un problema il taglio dei parlamentari che come ha dichiarato Antonio Misiani, senatore del Partito Democratico, ad Agorà Estate Rai Tre, "si farà, è nell’accordo di governo. L’accordo dice di calendarizzare il prima possibile il voto sul disegno di legge sul taglio dei parlamentari e di lavorare per poi rafforzare le garanzie costituzionali e una serie di elementi ulteriori che noi abbiamo chiesto di inserire nel programma di governo".