“Non è ravvisabile un danno che giustifichi l’accoglimento dell’istanza di sospensione del calendario faunistico venatorio” emesso nei giorni scorsi dall’Assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera. Si pronuncia così il TAR Sicilia sul ricorso proposto da Federazione Siciliana della Caccia, Italcaccia, Anca, Liberi cacciatori siciliani, Unaves, Cpas, Stefano Privitera, Giuseppe Impallomeni, per la mancata inclusione tra le specie cacciabili in regime di pre apertura della tortora ed ancora per il divieto assoluto di caccia nel territorio facente parte dell’ex istituendo Parco Regionale dei monti Sicani. In sede di Comitato venatorio, infatti, proprio al fine di evitare l’interruzione dell’attività venatoria siciliana, l’Assessore Bandiera ha tenuto conto delle indicazioni dell’ISPRA (Istituto Superiore di Ricerca Ambientale) e del Ministero dell’Ambiente che ritengono accettabile “un prelievo della specie anche per questa stagione venatoria, ma, al contempo disponendo che le Regioni evitino l’autorizzazione in pre apertura”.