Domenica 22 Dicembre 2024

Crisi, Di Maio: "Accordo col Pd per Conte, superato schema di destra e sinistra"

"Gli italiani nel 2018 avevano votato per vedere risolvere i propri problemi, non per risolvere i problemi di qualche partito. Non esistono soluzioni di destra o sinistra, sono schemi superati. Oggi abbiamo detto che c'è un accordo politico con il Pd affinché Giuseppe Conte possa diventare di nuovo presidente del Consiglio". Lo ha detto il capo politico del M5S Luigi Di Maio, al termine del colloquio con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ambito del secondo giro di consultazioni per la formazione del nuovo governo, dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte.  Intanto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per le ore 9.30 di domani, al Palazzo del Quirinale, Conte. E’ quanto scritto nella nota diffusa dalla presidenza della Repubblica. "Sessanta milioni di italiani hanno vissuto questo agosto nell’incertezza assoluta. La crisi è stata innescata da una forza politica che ha staccato la spina al governo di Giuseppe Conte. Diciamo grazie al presidente Mattarella per la sua sensibilità istituzionale - ha continuato Di Maio -. Una forza politica ha staccato la spina al governo dopo il rimborso ai truffati delle banche, il reddito di cittadinanza, nuove politiche sulla immigrazione e che si era guadagnato il rispetto europeo". "La Lega ha proposto il mio nome come presidente del Consiglio. Rifiuto l’offerta, con gratitudine. Non rinnego il lavoro fatto, e anche il riconoscimento fatto ieri da Donald Trump ci dice che siamo sulla strada giusta - ha continuato Di Maio - . In queste ore si sono alimentate tante polemiche sulla mia persona, e mi ha sorpreso che in una fase così delicata qualcuno abbia pensato al sottoscritto piuttosto che al bene del Paese - ha detto Di Maio -. La Lega mi ha proposto di propormi come premier per il M5S e mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio con sincerità, ma con la stessa sincerità dico che penso al bene di questo Paese, non a me stesso".

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