No al voto sebbene dice di non averne paura. "Non lasciamo affondare la nave", ha detto il leader M5s Luigi Di Maio al termine delle consultazioni al Quirinale e annunciando di aver cercato contatti per una maggioranza solida attorno a 10 priorità individuate dal movimento. Alle 20 Mattarella fornirà un chiarimento sull'esito delle consultazioni. "La crisi di governo ha fatto male a milioni di italiani - ha proseguito -, basta pensare che a causa della crisi il Consiglio dei ministri non riesce ad approvare leggi che servono a milioni di italiani". "Qui non si rischia di tornare al 4 marzo ma a una situazione non diversa dalla crisi del 2008", ammette ricordando che "il M5s è il primo partito in Parlamento, i cittadini ci hanno eletto per cambiare il Paese non assecondare capricci". Di Maio espone poi i 10 punti del programma del M5S. "Abbiamo informato il capo dello Stato degli obiettivi prioritari per l’Italia: 10 impegni da portare a compimento", ha detto. "Manca solo un voto: il taglio dei parlamentari deve essere priorità in Aula", ha affermato il capo politico dei Cinque Stelle. Occorre poi "un cambio di paradigma sull'ambiente 100 per cento sostenibile, con un new deal, tutti gli investimenti pubblici dovranno avere al centro il cambiamento climatico". "Legge sul conflitto e riforma della Rai", con una tv che sia sul modello della Bbc: è poi il quarto impegno M5S. "Il quinto impegno deve essere dimezzare i tempi della giustizia riformare il metodo d’elezione dei membri del Csm: massimo 4 anni per avere una sentenza definitiva". "Il voto non può essere la fuga dalle promesse fatte agli italiani", ha precisato. "Per il M5s sarebbe stato più facile andare al voto, disimpegnandosi da qualunque governo, ma il coraggio non è di chi scappa ma di chi cerca di cambiare le cose". "Non lasciamo la nave affondare, perché l’Italia siamo tutti, a dispetto degli interessi di parte" e poi ha concluso: "sono state avviate tutte le interlocuzioni per avere una maggioranza solida che voglia convergere sui punti indicati". Il leader M5S Luigi Di Maio, dopo le consultazioni al Quirinale, è arrivato alla Camera, in vista dell’assemblea congiunta dei gruppi che è iniziata alle 19,30 dopo che sembrava essere stata "congelata" in attesa delle parole di Mattarella. Intanto, in queste ore, il leader M5S ragiona con i suoi sul taglio dei parlamentari che è il presupposto per il prosieguo della legislatura e per darle solidità. L’assemblea dei gruppi M5S ha dato mandato per acclamazione al capo politico Luigi Di Maio e ai capigruppo Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva ad incontrare la delegazione del Pd per parlare del taglio dei parlamentari.